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Piatto di recupero tipico della tradizione contadina in genere, e in particolare di quella toscana per usare il pane ormai raffermo, la ribollita mescola verdure e legumi per cucinare zuppe in grande quantità. Tutte le zuppe giovano del riposo, ma questa rimessa sul fuoco, cioè portata due volte a cottura, acquista un sapore intenso e corposo, reso ancora più ghiotto dalla lievissima crosticina che si forma sul fondo.
Il pane migliore
È quello toscano, detto "sciocco" o "sciapo" perché senza sale, protagonista della gastronomia regionale.
1  Pulite e lavate tutte le verdure. Fate soffriggere in una casseruola preferibilmente di coccio la pancetta a dadini con un filo d'olio, unite le verdure a cubetti (tranne i cavoli), i pomodori e lasciatele appassire. Infine aggiungete entrambi i cavoli a listarelle, il prezzemolo e qualche fogliolina di timo.
2 Scolate i cannellini, frullatene metà e versate la purea nella casseruola con le verdure. Unite anche i cannellini interi, 1,5 litri d'acqua e il dado. Mescolate e cuocete a fuoco dolce per 50 minuti. Regolate di sale e spegnete.
3 Abbrustolite il pane sotto il grill del forno e distribuitelo nei piatti. Versatevi sopra la zuppa e fate riposare per 10 minuti. Condite con un filo di olio crudo, spolverizzate con una generosa macinata di pepe e servite.