Seguici su Facebook Seguici su Instagram

Minestra di gramigna e zucca al timo

Un primo piatto vegetariano, preparato con un formato speciale di pasta, ortaggi e legumi. Profumato alla cannella, è buono anche tiepido

Condividi
VOTA

La gramigna è una pasta corta o semicorta, comune in Emilia Romagnache si presenta in forma di tubetti più o meno sottili forati e arricciati. Si acquista sia piccola, ideale per piatti in brodo, sia più grande, indicata per preparazioni asciutte. Esiste la versione di semola di grano duro senza uova, quella secca con uova e quella all'uovo fresca. Curiosa la versione paglia e fieno

Proposte alternative alla minestra di gramigna

Al cucchiaio è interessante anche la minestra di gramigna con ceci e prosciutto, asciutta potete prepararla con ragù bianco e castagne e con verza e salsiccia. In versione finger food, sono irresistibili le tartellette con zucca e amaretti e il tortino di gramigna al pesto rosso.

 

Ingredienti

Come preparare la minestra di gramigna e zucca al timo

1 Tenete a bagno le lenticchie per 4-5 ore e sciacquatele. Pulite e tritate la carota, il sedano e la cipolla. Scaldate 2 cucchiai di olio in un'ampia casseruola e fate appassire il trito di verdure con il timo. Aggiungete le lenticchie scolate e fatele insaporire per qualche minuto; poi unite 1,5 litri di brodo caldo, mescolate e portate il tutto a ebollizione. Proseguite la cottura a fuoco moderato, seguendo le indicazioni.

2 Private la zucca della scorza, eliminate semi e filamenti interni. Tagliate la polpa a dadini; 10 minuti circa prima della fine della cottura uniteli alle lenticchie nella casseruola. Regolate di sale, pepate e, se necessario, aggiungete poco brodo caldo.

3 Unite infine un pizzico di cannella e la gramigna e cuocete secondo il tempo indicato. Completate con un filo di olio crudo e una manciatina di foglioline di timo, cospargete con il parmigiano reggiano e servite.

Ricetta di Paola Volpari, foto di Luca Colombo

Paola Volpari
Paola Volpari

Ha comiciato a lavorare come grafica, ma quando un suo caro amico (Adriano Brusaferri, diventato poi uno dei più famosi fotografi di food), le ha chiesto un po’ per gioco di preparare dei piatti, le è riuscito così bene che ha cominciato a scrivere pure le ricette collaborando con molte aziende e case editrici. Ha anche firmato come food stylist la copertina del primo numero di Sale&Pepe. E dopo 52 anni di lavoro ha deciso di cambiare ancora. È diventata fotografa e si diletta dietro l’obiettivo tra splendidi still life e reportage. @paolavolpari

Ha comiciato a lavorare come grafica, ma quando un suo caro amico (Adriano Brusaferri, diventato poi uno dei più famosi fotografi di food), le ha chiesto un po’ per gioco di preparare dei piatti, le è riuscito così bene che ha cominciato a scrivere pure le ricette collaborando con molte aziende e case editrici. Ha anche firmato come food stylist la copertina del primo numero di Sale&Pepe. E dopo 52 anni di lavoro ha deciso di cambiare ancora. È diventata fotografa e si diletta dietro l’obiettivo tra splendidi still life e reportage. @paolavolpari

Abbina il tuo piatto a