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Una minestra di farro che arriva dall'entroterra della Sardegna e che deve il suo gusto alla lenta preparazione del brodo di carne
Questo primo piatto in brodo arriva dall'entroterra della Sardegna e ne esistono diverse varianti, tra cui la nostra con il farro. Il suo gusto pieno si deve al brodo, preparato con la carne cotta con le verdure a partire da acqua fredda: in questo modo, il liquido di cottura diventa molto saporito e sostanzioso perché si arricchisce dei succhi ceduti dalla carne. Quest'ultima, anche se impoverita, va ancora bene per polpette e gustosi ripieni.
Se amate i primi al cucchiaio la minestra di gramigna e zucca è profumata con il timo e arricchita con le lenticchie. Più asprigna la minestra di zucchina cresciuta e latticello, leggera e salutare.
1 Lavate il farro e, se indicato sulla confezione, mettetelo a bagno per il tempo consigliato. Lavate anche le carni e l'osso. Spuntate la carota e pelatela; sbucciate la cipolla; private il porro delle radici, delle foglie esterne e della parte verde più dura e il sedano dei filamenti; lavate tutta la verdura preparata e mettetela in una pentola capace.
2 Unite l'osso e la carne, versate 3 litri d'acqua, salate, aggiungete qualche granello di pepe, portate a ebollizione e cuocete per 2 ore circa a fuoco moderato, schiumando il brodo con un mestolo forato.
3 A fine cottura, togliete la carne, che potete usare per fare polpette e ripieni; sgrassate il brodo, filtratelo e raccoglietelo in una casseruola pulita; portatelo a ebollizione, aggiungete il farro e cuocetelo a fuoco basso per 45 minuti circa.
4 Scolate la metà del farro con un mestolo forato, passatelo al passaverdure e raccogliete il purè nella stessa casseruola con il brodo e il restante farro; unite 2 cucchiai d'olio e cuocete ancora per 15 minuti.
5 Lessate la pasta in abbondante acqua bollente poco salata; scolatela molto al dente, unitela alla minestra di farro e fatela insaporire per qualche minuto; cospargetela con la menta pulita e spezzettata, unite l'olio rimasto, mescolate e servite, se vi piace, con fogli di pane carasau.
Ricetta di Paola Volpari, foto di Studio Adna
Ha comiciato a lavorare come grafica, ma quando un suo caro amico (Adriano Brusaferri, diventato poi uno dei più famosi fotografi di food), le ha chiesto un po’ per gioco di preparare dei piatti, le è riuscito così bene che ha cominciato a scrivere pure le ricette collaborando con molte aziende e case editrici. Ha anche firmato come food stylist la copertina del primo numero di Sale&Pepe. E dopo 52 anni di lavoro ha deciso di cambiare ancora. È diventata fotografa e si diletta dietro l’obiettivo tra splendidi still life e reportage. @paolavolpari
Ha comiciato a lavorare come grafica, ma quando un suo caro amico (Adriano Brusaferri, diventato poi uno dei più famosi fotografi di food), le ha chiesto un po’ per gioco di preparare dei piatti, le è riuscito così bene che ha cominciato a scrivere pure le ricette collaborando con molte aziende e case editrici. Ha anche firmato come food stylist la copertina del primo numero di Sale&Pepe. E dopo 52 anni di lavoro ha deciso di cambiare ancora. È diventata fotografa e si diletta dietro l’obiettivo tra splendidi still life e reportage. @paolavolpari