Formaggio originario dell'omonima valle bergamasca, il taleggio ha ottenuto il riconoscimento Dop (Denominazione di Origine Protetta) dal 1988. Saporito, con un fondo dolce, leggermente aromatico, si fonde molto bene. Si conserva 10 giorni in frigorifero, nella sua carta.
È perfetto per mantecare un risotto, per condire gnocchi o pasta, magari reso extra cremoso dall'aggiunta di 1-2 tuorli. Impreziosisce torte salate, salse, terrine, frittate, pizze e insalate. Da provare il risotto con taleggio, timo e nocciole, il gratin di taleggio e pere, gli gnocchetti al cavolo nero e i ravioli di cipolle caramellate.
1 Lessate i piselli in acqua leggermente salata, poi fateli raffreddare in una ciotola con acqua e ghiaccio e sgocciolateli bene. Frullatene metà con il latte e tenete gli altri da parte.
2 Sciogliete 50 g di burro in un pentolino a fiamma bassa con una macinata di pepe e fatelo dorare; unite la farina e mescolate, sempre su fiamma bassa; poi aggiungete il frullato di latte e piselli, poco alla volta, continuando a mescolare per non formare grumi. Salate e fate addensare per qualche minuto.
3 Imburrate una pirofila e velate il fondo con poca besciamella ai piselli. Proseguite alternando strati di pasta scottata per pochi istanti in acqua salata, besciamella, i piselli tenuti da parte, il salame tagliato a dadini, pezzetti di taleggio, grana e foglioline di basilico.
4 Distribuite sulla superficie il burro rimasto a fiocchetti e cuocete nel forno a 190° per 25 minuti. Sfornate, fate riposare qualche minuto e servite.
Ricetta di Livia Sala, foto di Michele Tabozzi