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Molto usata nella tradizione gastronomica veneta di pianura, la farina di mais bianco è ottenuta dalla macinazione del mais di varietà Biancoperla, a grana più fine rispetto al mais da polenta giallo. Anche il suo gusto è più delicato e per questo esalta in modo particolare le preparazioni di pesce.
In cucina
Tenuta molto morbida, la polenta bianca si abbina perfettamente a preparazioni in umido (con vongole, gamberetti, moscardini e seppie), ma anche al baccalà mantecato, altro grande classico della tradizione veneta.
1 Eliminate le foglie esterne del porro, la radice e la parte verde più dura e tagliatelo a rondelle sottili. Sciogliete il burro in una padella antiaderente, unite il porro e stufatelo dolcemente per 4-5 minuti unendo, se necessario, qualche cucchiaio di acqua calda.
2 Portate intanto a ebollizione 1,2 litri di acqua, unite una manciatina di sale grosso, versate a pioggia la farina, sbattendo con una frusta, e cuocete la polenta per 45 minuti, mescolando con un cucchiaio di legno.
3 Riducete il salmone a striscioline, unitelo al porro, alzate la fiamma, bagnate con il Cognac e fatelo evaporare. Spegnete e tenete in caldo.
4 Versate 1 litro di acqua in una casseruola a bordi bassi, aggiungete un pizzico di sale e 2 cucchiai di aceto e portate al limite dell'ebollizione. Rompete un uovo alla volta in un piattino e fatelo scivolare nell'acqua. Cuocetelo per 3 minuti, finché l'albume sarà rappreso, Scolatelo su carta da cucina-
5 Suddividete la polenta pronta in 4 piatti, fate un incavo nel centro di ciascuna porzione, in modo da creare una sorta di nido. Mettete nell'incavo l'intingolo di porro e salmone, disponetevi sopra 1 uovo in camicia e decorate con le bacche di pepe rosa. Servite subito ben caldo.