1) Per realizzare la prelibata ricetta della bianca alla vicentina stufa le cipolle tagliate in modo molto sottile insieme a 5 cucchiai d’olio per 20 minuti. Aggiungi i filetti d’acciuga e mescola finché non si sciolgono.
2) Rimuovi la pelle e le lische dal baccalà, taglialo a dadi e infarinali; aggiungi 4 cucchiai d’olio in un tegame di coccio, metti metà cipolle sul fondo, coprile con il pesce e termina con le cipolle rimaste.
3) Aggiungi il latte, il grana, il pepe e cuoci coperto su fiamma molto bassa per 2 ore. Nel frattempo getta la farina in 2 litri d’acqua in leggera ebollizione e cuocila per un’ora. Servila insieme al baccalà e il prezzemolo.
Il baccalà è un pesce costituito da merluzzo bianco, collocato nell’Oceano Atlantico settentrionale e conservato sotto sale. Grazie alla salagione è possibile garantire la sua conservazione a lungo tempo, tecnica utilizzata da tempi lontani per poter trasportare il pesce in qualunque luogo, anche lontano dalle sue origini. La procedura di salagione del baccalà proviene dai pescatori baschi, i quali seguendo alcuni branchi di balene hanno incontrato dei branchi di merluzzo in direzione dell’isola di Terranova; per questo motivo decisero di usare questo metodo di conservazione, adottato anche per la carne di balena. Il baccalà viene cucinato come piatto popolare e prima di essere cucinato deve essere immerso in acqua fredda per eliminare il sale e ridare ai tessuti la giusta consistenza. Questo tipo di pesce veniva pescato nei Grandi Banchi di Terranova e lungo le coste del Ladrador.