Se è cappuccino, non è caffelatte: entrambe sono bevande calde consumate generalmente a colazione o nel corso della mattinata, mai, almeno in Italia, durante il pasto. La differenza tra le due bevande è la delicata schiuma presente nel cappuccino, perché il latte è montato, e invece assente nel caffelatte che viene solo scaldato. Il caffelatte è servito in una tazza larga ma più bassa di quella riservata al cappuccino. Il caffè deve essere espresso, meglio se preparato con una macchina del caffè. Infatti, nel cappuccino, che nasce come bevanda amara, cioè senza l'aggiunta di zucchero, il gusto del caffè è più forte e deciso e le quantità tra latte e caffè sono quasi uguali.
Utensili utili per
Procuratevi l'apposito recipiente a stantuffo o il frullino da tazza per montare il latte. In alternativa, potete shakerarlo energicamente in un vasetto con coperchio. Per ottenere una schiuma densa e persistente utilizzate latte intero: quelli scremati si gonfiano moltissimo ma si sgonfiano subito dopo.
1 Scaldate il atte a 60-70° (non deve assolutamete bollire), montatelo e versatelo in una tazza con il caffè bollente inclinando il bricco in modo che la schiuma scenda per ultima.
2 A questo punto completate il cappuccino con cacao o cannella in polvere, cioccolato grattugiato (magari mescolato con granella di nocciole), amaretti sbriciolati, panna montata o cioccolato fatto fondere con poca panna (perfetto anche per creare disegni sulla schiuma)
3 Per una vera raffinatezza, quando scaldate il latte aggiungete un baccello di vaniglia tagliato a metà nel senso della lunghezza.