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Il pasticcio è una preparazione accomodante, che si presta a innumerevoli varianti, con cibi appositamente scelti dalla ricetta desiderata o con alimenti di recupero che valorizzano l'arte del riciclo.
Al di là del nome, sicuramente simpatico e invitante, il pasticcio può diventare un piatto prelibato e raffinato da portare in tavola anche nelle grandi occasioni. Il pasticcio di Natale, sontuoso e scenografico, è preparato con un guscio di pasta da pare, ripieno di caserecce al ragù; da provare anche il timballo di pasta e pesce con frutti di mare, seppioline e gallinella, oppure gli ziti, con salsa di datterini e polpettine.
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Pulite il cardo, eliminando le coste più dure e quelle vuote. Ricavate tanti tronchetti di 10 cm ed elimina i filamenti. Man mano che sono pronti, tuffateli in una ciotola con acqua fredda acidulata con il succo di 1/2 limone. Portate a ebollizione 1 litro di acqua fredda nella casseruola, salate e uniste 10 g di burro amalgamato con la farina e il succo del limone rimasto. Immergete i cardi, cuocete per 45 minuti e sgocciolateli. Frullatene la metà e incorporatela alla besciamella insieme con i tuorli. Tagliate i cardi rimasti a tocchetti.
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Spellate la salsiccia, sgranatela grossolanamente in una ciotola, copritela con il latte e fatela riposare. Pulite 1 spicchio di aglio, 1/2 carota, 1/2 cipolla e 1/2 costa di sedano, tritateli fini e fateli appassire nella padella con 2 cucchiai di olio e le foglie di salvia. Aggiungete i cardi a tocchetti, irrorate con il brodo bollente e fatelo evaporare a fuoco medio. Unite anche la salsiccia con il latte, mescolate e cuocete a fuoco dolce fino all'evaporazione del latte. Irrorate con il vino, fate evaporare e condite il ragù con sale, pepe e noce moscata grattugiata.
Gennaio 2025
ricetta di Daniela Malavasi, foto di Luca Colombo