Tipicamente invernale, anche se l'industria sta cercando di estenderne il periodo di disponibilità, la verza appartiene alla grande famiglia dei cavoli. La verza si riconosce per le grandi foglie bollose e increspate, con nervature sporgenti, utilizzate in molte ricette regionali e in particolare lombarde (come la cassoeula e i pizzoccheri), tant'è che viene chiamata anche "cavolo di Milano".
La verza va sfogliata eliminando la costa centrale. Le foglie esterne, più scure e consistenti, sono particolarmente adatte alla preparazione di involtini (come gli involtini di salmerino o gli involtini alle verdure miste) vanno scottate in acqua brevemente, giusto il tempo di ammorbidirsi: in questo modo anche il tipico odore dei cavoli sarà meno intenso.
1 Scottate le foglie di verza in acqua bollente salata, scolatele e fatele asciugare su un telo. Private i funghi dei gambi spessi, sciacquateli rapidamente sotto l'acqua e tritateli grossolanamente. Pulite e affettate il porro e gli scalogni e rosolateli in padella con 2 cucchiai di olio.
2 Unite i funghi, la salvia tritata e gli aghi del rosmarino sfogliato. Cuocete 5 minuti a fuoco moderato finché i funghi cominciano a caramellare, sfumate con poco vino, fate evaporare e proseguite la cottura, mescolando, per altri 10 minuti: la preparazione deve essere piuttosto umida (se occorre, unite 2-3 cucchiai di acqua o brodo vegetale).
3 Eliminate la crosta del pane, tagliatelo a dadini e tostateli in una padella antiaderente. Unite i dadini di pane e i pinoli al composto di funghi e mescolate. Disponete le foglie di verza su una placca leggermente oliata, riempite con il composto di pane e funghi, condite con un filo d'olio, infornate sotto il grill e lasciate gratinare per 5 minuti.
4 Cospargete di erba cipollina e accompagnate, se vi piace, con panna acida o yogurt di soia.
Ricetta di Alessandra Avallone, foto di Felice Scoccimarro