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Come da tradizione emiliana gli impasti sono semplici, solo acqua e farina, a volte, come nella nostra ricetta, con l'aggiunta di grassi come olio o strutto. Il nostro impasto, tagliato e farcito con Parmigiano Reggiano, somiglia a piccoli panzerotti velocemente fritti e gustati caldi appena scolati. La frittura è prova dell'evoluzione dell'originale ricetta che cuoceva le chizze al forno poiché la cucina ebraica proibisce l'uso dello strutto.
nella stessa categoria emiliana trovate, come anche altre paste emiliane, per esempio le tigelle e le crescentine, lo gnocco fritto che qui vi spieghiamo come preparare.
1 
Disponete la farina a fontana sulla spianatoia. Cospargete i bordi con 2 prese di sale, mettete nell'incavo il burro morbido a pezzetti, 3 cucchiai d'olio extravergine, lo strutto a fiocchetti e il lievito.
2 
Incominciate a impastare, aggiungendo circa 200 ml d'acqua tiepida, poca alla volta, fino a quando otterrete un impasto liscio e morbido. Copritelo e lasciatelo riposare per almeno 1 ora.
3 
Riprendete l'impasto, lavoratelo ancora un poco, quindi stendetelo con il mattarello a uno spessore di 2-3 mm.
4 
Rifilate la sfoglia ottenuta e, con l'aiuto della rotella dentata, ritagliate tante strisce della larghezza di circa 10 cm. Poi tagliatele in senso trasversale e ricavate i quadratini di pasta.
5 
Con l'aiuto di un pelapatate, riducete il formaggio a scagliette sottili e distribuitele al centro di ciascun quadrato. Ripiegate la pasta come per fare un raviolo di forma rettangolare e saldate bene i bordi.
6 
Immergete le chizze ottenute, poche per volta, in abbondante olio di semi ben caldo (o strutto) e friggetele finché saranno dorate. Con un mestolo forato sgocciolatele su carta per fritti e servitele ben calde.
novembre 2024
ricetta di Elena Tettamanzi, foto di Laura Spinelli