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È Torino la città che pretende la paternità di questo favoloso snack, semplice e croccante. L'idea dei grissini nasce nel 1676 dal medico dei Savoia che chiese al fornaio di corte un sostituto del pane per il giovane duca Vittorio Amedeo. I primi grissini erano arrotolati a mano (grissini rubatà), poi soppiantati dai grissini stirati, cioè allungati, sempre piemontesi.
Rubatà e stirati sono i grissini all'acqua, che hanno poi conosciuto nel tempo le varianti all'olio e al latte, dal gusto più strutturato, grazie anche all'aggiunta di semola, malto e altri tipi di farine. Variabili per diametro e lunghezza, possono anche essere aromatizzati con spezie, erbe aromatiche e semi. Perfetti anche per sostituire il pane.
Tra le ricette dei grissini, provate quelli al pomodoro e origano, quelli al formaggio, quelli alle noci; i grissini di pasta fillo sono insaporiti con le erbe aromatiche, quelli con la pasta sfoglia con pesto di pomodori, quelli di brisée con grano saraceno. Qui trovate molte ricette per utilizzarli, ma provate anche la sinfonia di grissini, il budino con le nocciole, lo sformato di grissini.
1 Versate la birra in una pentola e fatela ridurre sul fuoco di circa 1 terzo. Scaldate il forno a 180°.
2 Formate una fontana con le 2 farine, mettete al centro la birra a temperatura ambiente e stemperatevi il lievito. Unite l'olio e amalagamate il tutto. Poi aggiungete il sale e lavorate ancora l'impasto finchè sarà omogeneo.
3 Adagiatelo in una ciotola oliata e lasciatelo lievitare finché sarà raddoppiato di volume.
4 Suddividetelo in palline grandi come una noce e conformate i grissini. Distribuiteli su di una teglia ricoperta con carta da forno e cuoceteli per 15 minuti o finché li vedrete dorati.
aprile 2024