Contrariamente a quanto si crede, il babà non è nato a Napoli, bensì per mano di un re polacco, che, stanco di mangiare il kugelhupf (tipico dolce locale) lo inzuppò per caso nel rum. La pasta iniziò a diventare morbida e di un bel colore ambrato. Così il re chiamò il nuovo dolce babà, in onore di Ali Babà, il suo libro preferito. Il dolce arrivò a Parigi e furono poi i cuochi francesi (i munsù) a servizio di nobili famiglie napoletane a farlo conoscere. Napoli così ben presto ne divenne la patria di elezione.
Nella sua presentazione più scenografica, il babà alla verbena è proposto in ciambella con crema chantilly, il babà con panna montata e lamponi somigliano a un grosso pasticcino, con i mini babà all'alchermes, di un color rosa acceso. Per le feste comandate o una ricorrenza speciale ci sono i babà natalizi agli agrumi e i babà al limoncello.
1 Per la pasta, sciogliete il lievito nel latte intiepidito, aggiungete 70 g di zucchero, le uova, metà della farina e un pizzico di sale. Lavorate gli ingredienti con l'impastatrice per 5 minuti. Incorporate il burro poco alla volta, unite la farina rimasta e lavorate ancora per 2 minuti. Imburrate uno stampo con foro centrale da 1,5 litri di capacità, distribuitevi l'impasto, coprite e fate lievitare per circa 2 ore.
2 Cuocete il babà in forno a 200° per 40 minuti. Lasciate intiepidire per almeno 15 minuti, quindi sformate su una griglia.
3 Per lo sciroppo, portate a ebollizione 1,2 litri di acqua con lo zucchero rimasto, la buccia del limone e la menta. Fate intiepidire e unite il rum. Quando il babà sarà freddo, posate la griglia su un piatto e versate lentamente lo sciroppo sul dolce in modo che si inzuppi. Ripetete l'operazione con lo sciroppo raccolto nel piatto. Servite con la panna a parte.
aggiornato novembre 2024
ricette Alessandra Avallone, foto Adriano Brusaferri