1) Fondi il burro a fiamma dolce. Fai intipiedire il latte e stemperavi il lievito. Disponi a fontana un terzo della farina, versa al centro 50 g di zucchero e il latte con il lievito e lavora fino a ottenere un impasto liscio ed elastico. Trasferiscilo in una ciotola, coprila con una pellicola e lascia lievitare in un luogo tiepido o vicino a una fonte di calore per almeno 1 ora.
2) In una ciotola mescola metà della farina rimasta con 3 uova, 150 g di zucchero, un pizzico di sale e metà del burro. Unisci questo composto a quello lievitato e lavora energicamente l’impasto (meglio se con una planetaria o con i ganci di un mixer) finché sarà omogeneo ed elastico. Trasferiscilo in una grossa ciotola e fallo lievitare coperto e vicino ad una fonte di calore per altre 2 ore.
3) Amalgama la farina, lo zucchero e il burro rimasti con 2 uova, i tuorli, la scorza del limone grattugiata e la grappa (o il rum). Aggiungi questo composto a quello lievitato e lavora l’impasto finché sarà omogeneo e morbido, ma non appiccicoso (in questo caso, unisci un po’ di farina). Trasferiscilo in uno stampo basso e largo foderato con carta da forno, coprilo e fai per lievitare altre 2-3 ore finché la pasta sarà ben gonfia e areata. Intanto scalda il forno a 190-200° C.
4) Sbatti l’uovo rimasto con 4-5 cucchiai di latte e spennella la superficie della pinza, quindi incidila con un taglio a Y. Inforna per 45-55 minuti finché la torta sarà ben gonfia e dorata: uno stecchino infilato al centro ne dovrà uscire asciutto. Sfornala pinza goriziana, lasciala intiepidire e servila come antipasto pasquale accompagnata da salumi e uova sode oppure come pane briosciato dolce per la merenda.