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Mandorle, miele e albume, sono questi gli ingredienti di un dolce sempre presente sulla tavola di Natale, anche se nel tempo le varianti sono fiorite e gli ingredienti sono cambianti di regione in regione. Le origini del torrone, invero, sono arabe e dalle terre del Medio Oriente, dove abbondano i dolci con miele e frutta secca, sono approdate nel nostro Paese sulle navi veneziane. Il nome del dolce si deve alla città di Cremona, che l'ha inventato nel 1441 in onore del Torrazzo, l'alta torre che domina la città. In commercio si trova il torrone artigianale, che ha tempi di preparazione più lunghi, e quello industriale, che è altrettanto buono; più che il metodo di preparazione infatti, è la qualità degli ingredienti che determina la bontà di questo dolce.
Come acquistare un buon torrone
Al momento dell'acquisto, controllate che frutta secca e miele siano al primo posto nella lista degli ingredienti, che non ci siano additivi, come conservanti e aromi, o gelatina di origine animale. Inoltre, il torrone morbido non deve rivelarsi gommoso e quello duro non deve sbriciolarsi. Una volta addentato, non deve essere troppo dolce.
1 Rivestite di carta forno una teglia da 20x30 cm. Spezzettate il cioccolato fondente, scioglietelo a bagnomaria in una bastardella con il burro e lo sciroppo di acero. Intanto riunite in una ciotola i marshmallow tagliati a pezzetti con le forbici, l'uvetta e le ciliegie essiccate, i pistacchi e i biscotti sbriciolati grossolanamente; aggiungete il cioccolato fondente fuso e mescolate con un cucchiaio.
2 Distribuite la preparazione nella teglia in uno strato uniforme. Guarnite subito con le noccioline e i confetti spezzettati. Sciogliete a bagnomaria il cioccolato bianco e fatelo cadere a fili irregolari sulla superficie del torrone; fatelo raffreddare e tagliatelo a strisce lunghe e strette. Si conserva per 2 settimane.
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