Regina della frutta secca, l'uvetta è disponibile in cinque varietà principali: la bionda sultanina, la scura di Corinto, quelle di Smirne o Malaga a chicchi grossi, e la Cilena, grandissima e di colore ambrato. Tutte sono ottime per arricchire, non solo i dolci, ma anche le portate salate, a cui regalano un prezioso tocco esotico.
Gli usi
Qualche chicco di uvetta è perfetto nelle insalate, magari in abbinamento a formaggi stagionati o erborinati o carni bianche sfilacciate. Oppure per dare una sfumatura speciale ai sughi di pesce per la pasta, soprattutto se a base di pesce spada, ricciola, sarde o tonno. È impagabile nel riso pilaf, nell'impasto del pane e nei ripieni per pesce e carni bianche. Infine è insostituibile nelle torte salate.
1
Private le mele del torsolo, mettetele su una placca, distribuite lo zucchero e il burro e infornate a 160° finché la buccia tende a staccarsi; sbucciatele e frullatele con il loro sciroppo fino a ottenere una mousse; incorporate i pinoli, l'uvetta e la cannella.
2
Portate a ebollizione il latte con il burro, la vaniglia, la buccia del limone e un pizzico di sale; aggiungete la farina setacciata e mescolate energicamente finché si è formata una palla. Lavorando con le fruste elettriche a gancio incorporate i tuorli, uno alla volta. Fate raffreddare.
3
Sbucciate le altre mele, tagliatele a dadini, cospargetele con i 20 g di zucchero e fate saltare in una padella molto calda per pochi minuti. Stendete la pasta, ritagliatela a dischi, farciteli con la mousse di mele e ripiegateli formando tutt'attorno un cordoncino.
4
Friggeteli in olio caldo, scolali e serviteli sulla tartare di mele, guarnendo a piacere con cioccolato fuso, menta e fettine di mele disidratate. Servite.