Un'icona senza tempo, i baci per antonomasia sono quelli di Perugia nati nel 1922 per mano di Luisa Spagnoli che diede nuova vita agli avanzi di cioccolato e granella di nocciole nel primo laboratorio italiano che produce cioccolato dal 1907.
Un cuore di giandua
Un cuore di gianduia e granella di nocciole, un cioccolatino simile alla nocca di una mano, il “Cazzotto” che Giovanni Buitoni, dopo aver rilevato l'azienda, rinominerà Bacio Perugina.
1 Spezzettate il cioccolato gianduja e mettetelo in una ciotola con la panna. Fatelo fondere a bagnomaria, unite la granella di nocciole e mescolate. Lasciate addensare il composto in frigorifero, poi trasferitelo in una tasca da pasticciere con la bocchetta liscia e grossa.
2 Spremete il composto su una teglia ricoperta di carta da forno, formando tante palline grosse come una noce. Lasciatele raffreddare in frigo per un'ora, poi sistemate una nocciola intera su ciascun bacio, premendola leggermente, e metteteli nuovamente in frigorifero.
3 Nel frattempo, tritate il cioccolato fondente, fate fondere anche questo a bagnomaria e lasciatelo intiepidire. Immergete i baci, uno alla volta, nel cioccolato fuso, aiutandovi con una pinza da pasticceria, in modo da ricoprirli interamente. Sgocciolateli, adagiateli su carta da forno e lasciateli riposare finché si saranno solidificati completamente.
