L'uvetta più conosciuta è la varietà "sultanina", piccola e dorata. Molto utilizzata in pasticceria, ma anche per pietanze salate, l'uva secca, meglio conosciuta come uvetta, si trova in commercio in diversi tipi. Dall'Oriente si importa l'uva di Corinto piccola e priva di semi, mentre l'uva di Malaga è più grossa, chiara e solo con pochi semi.
L'ammollo
Basta una ciotola di acqua calda, ma se volete aggiungere un po' di aroma, provate ad ammollarla bel brandy, Moscato, grappa, whiskey, Mirto, liquore all'amaretto, all'arancia, alla ciliegia.
1 Mettete in una bacinella la farina con un poco d’acqua, in modo da ottenere un composto piuttosto denso. Salate leggermente. In una padella scaldate il burro, stendete l’impasto e cuocetelo da entrambe le parti. Successivamente rompete l’impasto nel mixer. Aggiungete due uova intere e lo zucchero.
2 Con le uova restanti, separate il tuorlo e montate gli albumi a neve ferma. Incorporate i tuorli restanti con l’aiuto di una frusta, un cucchiaio di Vin Santo e la buccia del limone. Poi unite l’uvetta già ammollata e una parte degli albumi. Aggiungete il restante degli albumi e finite di amalgamare il tutto.
3 In una casseruola mettete abbondante olio di semi di girasole. Prendete l’impasto a cucchiate, facendo delle sfere irregolari da immergere nell’olio. Fate gonfiare e colorire da entrambe le parti le frittelle, scolate bene e asciugate su di un foglio di carta paglia tamponando con carta assorbente. Spolverizzate con abbondante zucchero a velo quando sono ancora belle calde.
Ricetta di Chef Stefano Grandi. Se volete scoprire qualcosa di lui e delle video ricette che ha preparato per noi cliccate qui.