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I dolci da preparare per riciclare il pandoro avanzato dalle feste natalizie sono tanti, tutti golosissimi, facili e veloci. Alcuni diventano vere opere di alta pasticceria. Da provare il tiramisù alle fragole, quello alle mandorle, la millefoglie, la charlotte alle pere o quella al cioccolato.
Meglio tenere il pandoro in un luogo fresco, sigillato nel suo involucro o avvolto in alluminio in modo che rimanga morbido e umido. Se dovesse asciugarsi troppo diventando secco, fatelo tostare in forno, nel tostapane o in una padella antiaderente oppure rosolatelo in poco burro.
È importante che le fette lungo il bordo siano tutte alte uguali: dopo averne fatta una e averla pareggiata, adagiatela via via sulle altre e tagliate in misura.
1 
Mettete a bagno la gelatina in acqua fredda. Montate i tuorli con lo zucchero fino a ottenere un composto chiaro e spumoso. Unite la fecola, disponete il composto in una casseruola e mettete su fuoco basso. Incorporate il latte versandolo a filo, poi il succo di mandarino e infine quello d'arancia: cuocete finché la crema si sarà addensata sempre mescolando con la frusta.
2 
Unite la crema di pistacchi, spegnete il fuoco, aggiungete la gelatina strizzata e fatela sciogliere. Lasciate raffreddare mescolando spesso. Tagliate il pandoro il pandoro a fette orizzontali di 1,5 cm di spessore. Tenete da parte la più larga e dividete le altre in 4 spicchi in modo che ognuno abbia 2 punte; pareggiateli alla base. Sistemate sul fondo di uno stampo a cerniera il disco tenuto da parte e lungo il bordo le fette con le punte verso l'alto.
3 
Montate la panna fredda, mescolatela con la crema preparata e versate il tutto nello nel guscio di pandoro; raffreddate per 6-8 ore. Sformate il dolce, trasferitelo su un piatto da portata e decoratelo con la granella di pistacchi, gli spicchi di mandarino e le scorzette.