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Un budino insolito, preparato con succo d'ananas e latte concentrato. La raffinata decorazione ne fa una piccola opera d'arte da gustare al cucchiaio
Il latte condensato, o concentrato, è venduto in tubetto o in barattolo; si ottiene da latte fresco, zuccherato, pastorizzato e fatto evaporare sottovuoto a bassa temperatura. La riduzione della quantità di acqua aumenta la densità e soprattutto garantisce la conservabilità naturale del prodotto. Un jolly in cucina per la preparazione dei dolci.
L'impiego del latte concentrato velocizza le preparazioni sostituendo latte e zucchero e, a volte, anche le uova. Consente di preparare il gelato senza gelatiera e rende soffici e cremosi i dolci al cucchiaio. Da provare il budino al latte condensato e caramello al sale e il Dulce de leche.
1
Mettete 6 cucchiai di zucchero in un pentolino con 10 cucchiai di acqua e qualche goccia di succo di limone. Fate cuocere il caramello a fiamma media senza mescolare e spennellando le pareti del pentolino con acqua bollente per evitare che il caramello cristallizzi. Quando assumerà un colore ambrato, versatelo in uno stampo a ciambella di 1,2 litri di capacità e lasciate raffreddare.
2
Pulite l'ananas e frullate molto finemente 320 g di polpa con il succo al naturale. Tagliate il baccello di vaniglia nel senso della lunghezza e prelevate i semini con la punta di un coltello. Metteteli nel frullatore con il frullato di ananas, unite il latte concentrato, lo zucchero rimasto, le uova e i tuorli e frullate ancora per qualche istante. Versate il composto nello stampo con il caramello e trasferitelo in una pirofila riempiendola d'acqua per due terzi. Infornate a 160° per circa 1 ora.
3
Togliete il budino dal forno, lasciatelo raffreddare e poi mettetelo a rassodare in frigo per 6-8 ore. Per sformarlo, coprite lo stampo con un piatto da portata capovolto e, tenendo una mano sul piatto e una sotto lo stampo, rovesciate il tutto con un gesto deciso. Tagliate l'ananas rimasto a fettine molto sottili e disponetele al centro del budino.
Ricetta di Giovanna Ruo Berchera, foto di Thelma & Louise
Esperta di cucina storica regionale e giornalista del settore food, insegna anche tecniche culinarie ed è specializzata in tradizioni gastronomiche del Piemonte, dove è nata. A cominciare dalla merenda sinòira, il ghiotto spuntino consumato direttamente nei campi dai contadini e in genere di tutto quanto era considerato “povero ma buono” e al giorno d’oggi diventa prezioso e goloso, perché naturale, patrimonio culturale alimentare che traduce in corsi e ricette golose, anche per chi è a dieta. @ruoberchera
Esperta di cucina storica regionale e giornalista del settore food, insegna anche tecniche culinarie ed è specializzata in tradizioni gastronomiche del Piemonte, dove è nata. A cominciare dalla merenda sinòira, il ghiotto spuntino consumato direttamente nei campi dai contadini e in genere di tutto quanto era considerato “povero ma buono” e al giorno d’oggi diventa prezioso e goloso, perché naturale, patrimonio culturale alimentare che traduce in corsi e ricette golose, anche per chi è a dieta. @ruoberchera