Prodotti in Sicilia, i pistacchi appartengono al regno della frutta secca; gustosi come snack per accompagnare un aperitivo, sono flessibili in preparazioni dolci e salate. Interi, in granella, in crema o in pesto, si distinguono per il colore verde brillante e il sapore sapidamente dolce. Rinomato il noto pistacchio di Bronte.
Per gli amanti del cioccolato, la mousse di cioccolato al caffè è profumata con il genepì, il dolce morbido con mousse al cioccolato bianco al pepe rosa e pompelmo rosa è un accattivante contrasto di sapori, coppa alla mousse di clementine è preparata con pan di Spagna al cioccolato.
1 Spezzettate i due tipi di cioccolato. Fate sciogliere a bagnomaria 150 g di cioccolato fondente e tutto quello bianco in due ciotole separate, aggiungendo a ognuno 60 g di burro. Mescolate con una spatola flessibile fino a rendere i composti omogenei.
2 Fate rinvenire la gelatina in acqua fredda, strizzatela e scioglietela a fuoco dolce con 1 cucchiaio d'acqua (o di rum). Incorporate metà della gelatina in ciascuna delle due ciotole di cioccolato. Montate la panna ben fredda, suddividetela nelle due creme e amalgamatela con la spatola flessibile.
3 Montate a neve gli albumi e incorporateli alle mousse con la frusta, senza smontarli. Foderate di pellicola uno stampo tipo plum cake da 1 litro, versatevi un primo strato irregolare di mousse al fondente, uno strato di mousse bianca, quindi ancora fondente e terminate con la bianca. Raffreddate in freezer per 10 minuti, poi trasferite lo stampo in frigorifero per almeno 4 ore
4 Sformate la mousse, scaldate un coltello in acqua bollente, asciugate la lama e tagliate il dolce in 8 porzioni; conservatele in frigorifero. Sciogliete il cioccolato fondente rimasto e stendetelo con un spatola sopra un foglio di carta da forno. Con il dorso di un coltello incidete il cioccolato in modo da formare 8 quadrati, cospargeteli di pistacchi tritati e fateli indurire in frigorifero. Staccate con una spatola le sfoglie di cioccolato, guarnite le porzioni di mousse e servite.
Ricetta di Alessandra Avallone, foto di Alkèmia