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I carciofi alla romana

Carciofi romaneschi al profumo di mentuccia e limone. Un contorno laziale dal consenso mondiale

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Ingredienti

Un piatto tipico della cucina romana, che onora le tavole primaverili. La cucina della capitale è ricca e variegata, ma gioca il suo jolly con i prodotti poveri e contadini, che prepara con maestria. La tradizione capitolina si diversifica tra la cucina giudaico-romanesca e quella testaccina (del quinto quarto).

Una varietà di ricette
Frittini di pesce e verdure si fanno risalire alla cucina giudaico-romanesca, tra carciofi, ortaggi, baccalà e aliciotti. Non possono mancare la pasta e broccoli, la concia di zucchine e la torta di ricotta e visciole. Più raffinata la tavola papalina, che è cucina aristocratica, tra verdure spontanee, porchetta al forno, pane, ciambelle e carciofi ripieni.

Private i carciofi delle foglie esterne più dure e delle punte. Spellate i gambi e poi tagliateli lasciandone 4 dita attaccate al fiore. Togliete il fieno centrale dei carciofi con uno scavino e irrorate gli ortaggi con il succo del limone.

Tritate la maggior parte della menta e del prezzemolo con gli spicchi d'aglio sbucciati. Sminuzzate anche la parte tenera dei gambi avanzati, uniteli agli altri aromi e salate. Farcite il cuore dei carciofi con il trito preparato.

Sistemate gli ortaggi farciti a testa in giù in una casseruola e unite il vino bianco, 1/2 bicchiere di acqua e 1/2 bicchiere di olio, salate e pepate. Cuocete coperto a fiamma dolce per 35 minuti. Togliete il coperchio e continuate la cottura finché il liquido rimasto sarà evaporato e le punte dei carciofi inizieranno a caramellare. Fuori dal fuoco, aggiungete le erbe rimaste e lasciate riposare per 10 minuti prima di servire. Questo piatto è ottimo anche freddo.

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