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Latte da farine di castagne, quinoa o avena

Preparato a partire dalle farine, il latte vegano è più denso, perfetto per le bevande calde come la cioccolata o per fare i dolci. Buonissimo anche al naturale

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Il latte ricavato dalla farina è una bevanda naturale perfetta per chi segue un'alimentazione vegana o soffre di intolleranze. La nostra ricetta è per un litro di latte, fatto con acqua e 50 g di farina di castagne

Sembra latte, ma non lo è: in effetti bisognerebbe usare la dicitura con cui è messo in commercio il latte vegano, cioè "bevanda a base dicastagne, avena, quinoa, soia, miglio, cocco, lupini, riso, grano saraceno, farro, nocciole, noci, mandorle, piselli. Ognuna di queste bevande ha un gusto proprio e apporta nutrienti diversi, tutti utili all'organismo. È possibile preparare il latte vegano anche in casa, partendo dalla farina, come nella nostra ricetta, o dai chicchi ammollati, da cui poi si estrae il liquido con l'apposito strumento.

Come si usa in cucina il latte vegano

Il latte vegano è una bevanda naturale, da gustare da sola, dolcificata o mescolata con altri succhi di frutta o di ortaggi, o per preparare bevande calde come la cioccolata o per realizzare i dolci. Per esempio, il latte di riso, quello di cocco o quello di avena sono perfetti per budini e frappè o abbinati a tofu e tempeh. Miglio e avena arricchiscono porridge, smoothie e frullati, quello di mandorle e quello di nocciole rendono morbidi plumcake e arrosti vegani.

Ingredienti

In una ciotola stemperate la farina con 1/2 litro di acqua fredda, poco alla volta, con una frusta per sciogliere i grumi. Unite ancora 1/2 litro d'acqua e mescolate.

Trasferite in una pentola, portate a bollore, abbassate la fiamma e sobbollite 3 minuti, mescolando.

Filtrate attraverso un colino. Conservate in frigo, in un recipiente chiuso, 24-48 ore. Agitate prima di servire.

Ricetta di Alessandra Avallone, foto di Felice Scoccimarro

Alessandra Avallone
Alessandra Avallone

Studiava ancora Agraria all’università quando ha iniziato scrivere ricette per i giornali. Poi è venuto il catering, la scuola di cucina, i libri e la sua attività di food stylist (lavora con Sale&Pepe fin dal primo numero). Manipolare gli ingredienti e creare la fa stare bene. Trovate traccia delle sue numerose passioni nel profilo IG

Studiava ancora Agraria all’università quando ha iniziato scrivere ricette per i giornali. Poi è venuto il catering, la scuola di cucina, i libri e la sua attività di food stylist (lavora con Sale&Pepe fin dal primo numero). Manipolare gli ingredienti e creare la fa stare bene. Trovate traccia delle sue numerose passioni nel profilo IG

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