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Pittule salentine

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Irresistibili bocconcini di pasta lievitata e fritta, da servire ben caldi con un bicchiere di vino fresco per ingannare l'attesa del pranzo. Anche in versione alla pizzaiola

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Ingredienti

Semola, lievito, sale e acqua, impastati e lasciati a lievitare a lungo: è questa la base di una delle più sfiziose ricette pugliesi, che qui vi proponiamo nella sua versione più semplice, ma che conosce tante varianti, tra cui anche quella dolce con zucchero o miele. Possono accompagnare un aperitivo oppure essere servite come antipasto o tra una portata e l'altra del pranzo.

I trucchi per preparare le pittule salentine

L'impasto deve riposare il tempo necessario per diventare elastico e gonfio. Raccolto a cucchiaiate, si frigge in un pentolino stretto e con i bordi alti con abbondante olio, preferibilmente di semi. Le pittule, fragranti nella loro crosticina esterna e soffici all'interno, si servono ben calde.

La variante alla pizzaiola

È tra le più apprezzate in ogni momento della giornata: prevede l'aggiunta all'impasto di una manciata di capperi, olive nere denocciolate e tagliate a tocchetti, fettine di cipolla rossa, fiori di zucchina e tocchetti di pomodorini freschi.

Come preparare le pittule salentine

Versate la farina in una ciotola, aggiungete il sale e, nel frattempo, sciogliete il lievito in poca acqua tiepida in un bicchiere.

Aggiungete il lievito sciolto alla farina e impastate gli ingredienti fino a ottenere un composto omogeneo.

Lasciate lievitare l'impasto coperto a temperatura ambiente per circa due ore.

Friggete l'impasto a cucchiaiate in olio bollente finché risulta dorato. Scolate i bocconcini e serviteli ben caldi.

agosto 2024
ricetta di Manuela Santoro, proprietaria dell'home restaurant Casa ta Nnetta di Ruffano (Le), foto e video di Alberto Rinonapoli

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