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Questo patè, a base di fegatini di pollo, fa parte delle ricette tramandate da nonna Grazia che ancora oggi vengono proposte per accompagnare i vini durante le degustazioni guidate.
Conservato in frigo, il paté resiste alcuni giorni. Al momento di servirlo va scaldato nel microonde, irrorato con un filo d'olio e qualche goccia di succo di limone. Lo stesso suggerimento vale per il patè pronto.
Una proposta vip arriva dal patè di fagiano, ma potete sperimentare il patè di maiale o quello di pesce, come quello di aringhe o quello di trota salmonata. Se preferite una scelta vegana, sarete conquistati da quello a base di tofu, o quello a base di semi di girasole. o quello di asparagi.
1 
Sciacquate i fegatini e sgocciolateli. Spellate la salsiccia e spezzettatela.
2 
Mondate la cipolla, la carota e il sedano, tagliateli a pezzetti e fateli soffriggere per un paio di minuti in una padella con qualche cucchiaio d'olio insieme al peperoncino.
3 
Unite i fegatini tagliati a pezzi, la salsiccia e la carne macinata, aggiungete i capperi, le alici.
4 
Unite la mela non sbucciata e tagliata a tocchetti e un ciuffetto di prezzemolo tritato. Lasciate insaporire qualche minuto mescolando, quindi versate poca acqua bollente e lasciate cuocere per un'ora e mezza mescolando ogni tanto e unendo altra acqua calda quando occorre.
5 
Tagliate a dadini 50 g di pane, bagnatelo nell'aceto e unitelo alla carne senza strizzarlo continuando a cuocere per altri 10-15 minuti. In un padellino fate soffriggere le foglie di salvia e una manciatina di aghi di rosmarino in 3 cucchiai d'olio. Togliete gli aromi e versate l'olio aromatizzato nel mix di carne preparato; passate tutto con il passaverdure.
6 
Tagliate altro pane a fettine e tostatele in una padella antiaderente. Servite il paté caldo con le fettine di pane e uno spicchio di limone per spremerne qualche goccia su ogni tartina; guarnite, se vi piace, con dadini di mela verde.
aprile 2024,
foto di Michele Tabozzi
La ricetta è delle sorelle Cottarella, viticoltrici e imprenditrici dai grandi risultati, hanno scelto di fare molto di più: impiegare profitti, capacità e conoscenza del mondo dell'alta ristorazione in progetti di formazione per i giovani e in una fondazione che aiuta chi ha sofferto per problemi alimentari a rialzarsi e progettare il proprio futuro