Inconfondibili per l'elegante conchiglia, le capesante sono diffuse nel Mediterraneo e nei mari dell'Europa del Nord, dove vengono pescate soprattutto nei mesi invernali, quando sono più polpose. In Italia la produzione è concentrata in Alto Adriatico, dove vive la pregiata Conchiglia di San Giacomo (Pecten jacobeus), destinata in gran parte a pescherie specializzate e ristoranti.
Dolci e delicate
Di sapore dolce e delicato, sono composte dalla "noce", bianca e consistente, e dal "corallo", arancione e morbido. Il miglior modo per gustarle è gratinate al forno (con la conchiglia), nella pasta e nei risotti (sgusciate). Non vanno cotte troppo, altrimenti si asciugano e perdono il loro gusto raffinato.
1 Fate ridurre la panna fresca con il brodo vegetale, lo scalogno, gli aromi freschi e quelli secchi a fuoco bassissimo. Appena pronto filtrate con un colino e aggiungete lo zafferano, prima sciolto in poco brodo, mescolate bene.
2 Tagliate una parte delle capesante a cubetti e fatele rosolare con dello scalogno, sfumate con vino bianco e poi coprite con la crema di zafferano. Aggiungete la scorza di limone.
3 Cuocete la pasta fresca in abbondante acqua salata con un cucchiaio di olio per non farla attaccare, scolate e spadellate con la crema di zafferano e capesante. Decorate con una noce di capasanta intera e del cerfoglio; servite.