Dalle rive della Garonna francese, dove si stende l'ampia zona del Bordeaux, uno dei vini più amati al mondo che prende il nome proprio dalle sue verdi valli, parte uno degli esperimenti digitali più precisi e completi al mondo: una applicazione per smartphone che permette di fornire ai consumatori informazioni puntuali e dettagliate sui vini che trovano davanti a loro.
Il progetto di digitalizzazione dei più interessanti castelli e delle etichette di Francia è durato 4 anni e il risultato è Winewoo (clicca qui): si può scaricare gratuitamente sui cellulari Android e su iPhone, e avvicinando lo smartphone all'etichetta del vino (al supermercato, a casa, al ristorante e così via) è possibile entrare in un archivio dettagliato di nozioni e consigli sulla bottiglia stessa. Il livello di approfondimento è stratificato, poiché si passa dalle nozioni base per chi è digiuno e conosce poco uve e loro caratteristiche, o ancora dalle informazioni per accoppiare la bottiglia alla giusta pietanza, per poi approfondire: qualità organolettiche, origini della bottiglia, modalità di conservazione, informazioni tecniche sul tipo di lavorazione effettuata in uno dei chateaux dove è stato prodotto e così via.
Per questo Winewoo mira a farsi apprezzare sia dagli esperti del settore, che possono così avere notizie sull'etichetta in pochi secondi, sia dai neofiti, alla ricerca semplicemente della bottiglia giusta da regalare o da abbinare alla propria cena.
Winewoo pur non essendo la sola app francese dedicata ai vini, è di certo la più recente, veloce ed esaustiva: la chiamano già la “Shazam dei vini” perché proprio come la popolare applicazione dedicata al riconoscere in pochi istanti la canzone che sta passando alla radio, anche quella dedicata ai vini vorrebbe presto digitalizzare tutte le etichette del mondo e fornire un servizio altrettanto rapido (e social: la condivisione dei risultati infatti è uno dei punti forti di Shazam).
Al momento Winewoo ha digitalizzato 100mila etichette: è partita dai chateaux di Bordeaux e dai cru delle valli della Gironda, dove i suoi ideatori vivono e operano, e si è poi allargata a tutta la Francia, portando sulla app l'80 per cento delle produzioni di Oltralpe. E nel 2015 ecco il suo obiettivo: inserire anche tutte le etichette italiane e spagnole, risultato che, se ultimato, porterebbe sullo smartphone di chi scarica il programma addirittura il 50 per cento della produzione mondiale di vino.
Eva Perasso
16 febbraio 2015