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Vegetali da bere: non solo idee per il benessere

News ed EventiNewsVegetali da bere: non solo idee per il benessere

Il caffè a colazione, il tè al pomeriggio, l’amaro dopo pranzo, il vermouth all’aperitivo e la tisana dopocena: le bevande che scandiscono le giornate hanno tutte un denominatore comune anche se probabilmente non ce ne rendiamo conto: a parte poche eccezioni, sono tutte ricavate da materie prime vegetali, come piante, erbe aromatiche, frutta fresca e in guscio

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Dai semplici infusi ai decotti, dai succhi alle spremute è dal mondo vegetale che l’umanità ha tratto gli ingredienti per realizzare le bevande. Inventando gli alcolici, poi, l’uomo ha regalato alle piante la possibilità di avvicinarsi per ben due volte all’eternità: prima aggiungendovi lo zucchero e poi trasformandole in alcool. Non contento le ha anche rese spirituali: inventando l’alambicco ha tolto loro le radici che le ancoravano alla terra per farle entrare in un mondo ben più etereo. È questo il pensiero da cui Serge Schall è partito per scrivere il suo interessante libro “Piante da bere” (Edizioni Sonda, 19,90 euro), in cui spiega e racconta con bella verve tutto quello che c’è da sapere per preparare ogni tipo di bevande: dagli sciroppi agli infusi, dai digestivi ai liquori, dagli smoothies ai cocktail.

Tutto quello che c’è da sapere su 80 piante
Scorrendo le 190 pagine del libro si passa da una sorpresa all’altra. E non solo perché si possono leggere gli accurati “ritratti” di 80 piante, ma anche perché per ognuna si scoprono ricette insolite, utilizzi curiosi, citazioni colte, note botaniche, conditi con aneddoti storici e divertenti. Ma soprattutto perché se ne traggono tante idee da provare in casa e da preparare con le proprie mani anche a partire da materie prime umili e inaspettate. Quanti sanno che con l’ortica si può fare un’ottima birra, con il rosmarino un apprezzato profumo (creato per una regina ungherese) e con le pere un vino prelibato?

La frutta che non ti immagini
Acqua, zucchero e vodka sono gli ingredienti che, mescolati con le banane, danno vita a un liquore cremoso ed esotico, perfetto per le sere d’estate. Sa di giornate afose e notti stellate anche il cocktail “siesta sotto i mandorli”, facile da fare e delizioso da assaporare. Anche se forse non c’è liquore più estivo dell’intramontabile nocino, che, come vuole la tradizione, si fa solo con le noci verdi raccolte la notte prima di San Giovanni, che si festeggia il 24 giugno.
Alcune ricette proposte nel libro hanno anche un utile coté antispreco: anziché buttarli, i noccioli di albicocca possono essere usati per preparare un liquore casalingo che si preannuncia delizioso.

Cereali sorprendenti
Al supermercato ormai la si puà acquisatre senza problemi, ma volete mettere la soddisfazione (e il vantaggio salutistico) di farsi da soli il “latte” di avena, usandone solo i fiocchi? Schall ne illustra la semplice ricetta, accompagnandola con la storia di questo cereale giramondo. Con il luppolo si può preparare un cocktail rinfrescante o la cosidetta “birra calda”, una bevanda che, a dispetto del nome, vale la pena di provare.

Erbe da riscoprire
Dobbiamo dire grazie al blocco delle merci inglesi voluto da Napoleone, se la cicoria si è diffusa in tutta l’Europa, da cui non se ne è più andata. Tra i tanti usi il meno noto è probabilmente il vino che se ne ottiene, molto aromatico e alcolico, mentre il più healthy è il drink in cui viene miscelata con banane, bevanda di riso e sciroppo di cioccolato fondente. Per finire in bellezza, serve un bicchierino di liquore di fiori di acacia. Secondo Schall è squisito e facile da fare: basta seguire la ricetta che gli ha dato sua nonna. Provare per credere!

Manuela Soressi
marzo 2017

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