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Vacanza nelle Langhe: profumi intensi e sapori decisi

News ed EventiNewsVacanza nelle Langhe: profumi intensi e sapori decisi

Alla scoperta del cuore del Piemonte, le Langhe. Terra di tartufi, di vini pregiati e di una cucina dalla lunga tradizione, è la destinazione perfetta per una vacanza saporita

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Da Alba ad Asti passando per itinerari tra le vigne di Moscato e Barolo. Ecco, tappa dopo tappa, un viaggio in una delle zone più importanti dell'enogastronomia del Piemonte: le Langhe. 


148405Alba, tappa obbligata per chi ama la buona cucina.
Non solo è la capitale del tartufo bianco, che in autunno ospita un’importante manifestazione internazionale, ma Alba è anche nel cuore dei vigneti pregiati come Dolcetto, Barbera e Nebbiolo. Tutti i sabati in piazza Pertinace è bello fare acquisti di prodotti locali e di stagione al Mercato della Terra, con le bancarelle dei contadini slow food. Nella stessa piazza c’è un negozio da non mancare ed è lo storico Tartufi Morra, un'eccellenza nota nel mondo in fatto di tartufi. Qui si comperano i migliori tartufi freschi e conservati, oltre a ottimi paté e oli tartufati. La terra qui è fonte di ricchezza anche dal punto di vista archeologico: basti pensare che a pochi metri al di sotto dei viali c’è una seconda Alba affascinante, quella sotterranea, con i resti antichi della città che vale la pena visitare.


148407Fuori Alba, tra vigne e castelli, si raggiunge Barolo.
Superata Roddi, con l’interessante Università dei cani da tartufo, si incontra il primo degli 8 manieri del circuito Castelli Doc, ovvero le fortezze di Roddi, Grinzane Cavour, Serralunga d'Alba, Govone, Magliano Alfieri, Benevello, Mango e Barolo appunto. In questo castello, antica dimora di Silvio Pellico, ha sede il Wimu, il Museo del vino con un percorso affascinante fino alle antiche cantine con la prestigiosa Enoteca Regionale del Barolo che offre lo spettacolo delle grandi etichette e delle annate memorabili. Il viaggio alla scoperta del vino nella storia, in cucina, nel cinema, nella musica e nelle tradizioni si conclude con una degustazione. Prima di ripartire, però, è d’obbligo assaggiare le specialità gourmand: il raffinato risotto al Barolo e il tradizionale brasato al Barolo.


148415Ad Asti tra arte e piatti della tradizione.
Asti
è famosa per i vini e la cucina, ma basta fare una passeggiata per il centro storico dalla incantevole struttura medievale per scoprirne le bellezze artistiche: la cattedrale gotica, la collegiata di San Secondo, il complesso di San Pietro in Consavia, e poi le torri e gli eleganti palazzi nobiliari. Camminare è un must per smaltire i piatti della tradizione: gli agnolotti quadrati che, nella variante con ripieno d’asino sono la specialità locale e i tajarin, pasta langarola per eccellenza di cui si racconta che un tempo venisse preparata la domenica, quando con la loro forza i mariti aiutavano a stendere la pasta ricca di uova (anche 20 per chilo di farina). Conditi con ragù, funghi, o solo con burro e salvia che ne esalta il sapore, sono una prelibatezza.


148409Nella terra del Moscato ci si ferma a Mango.
Poco più di mille abitanti, un castello e le vigne intorno. Mango è il paese aggrappato ai ripidi versanti delle Langhe del Moscato e citato da Beppe Fenoglio, nel famoso Il partigiano Johnny. Qui il seicentesco Castello dei Marchesi di Busca, nel cuore del borgo medioevale, domina le colline selvagge dove terreni scoscesi e boschi prendono il posto dei declivi dolci delle terre del Barolo. Nel maniero che fa parte dei Castelli doc ha sede l'Enoteca Regionale con oltre 200 etichette di 80 produttori. Si tratta di una vetrina prestigiosa del re dei vini dolci e dell’Asti, spumante unico al mondo perché prodotto da mosto e non da vino fermentato come gli altri. L’accoppiata vincente? Chi la sa lunga consiglia la tradizionale e golosa torta di nocciole delle Langhe accompagnata da un velo caldo di zabajone al Moscato. Irresistibile anche per i palati più esigenti.

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