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Cucinare in vacanza: 12 utensili e aiuta-cuoca da non lasciare a casa

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Come sopravvivere senza stress all’incognita della cucina delle vacanze, portando con sé il necessario per godersele in relax con i comfort di casa propria, ovunque siate

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Se siete come me, vi piace il cibo. E cucinarlo. Non ho niente contro il mangiar fuori, anzi, in vacanza mi piace provare cibi e ristoranti del posto, ma so anche che girovagando per le botteghe e i negozi del luogo, dovrò farmi violenza per non tornare alla base ogni volta con pane e latte fresco, carne e salsicce locali, frutta e verdura, formaggi e delikatessen varie.

Ed è per questo che la “base” è quasi sempre una casa in affitto o un residence nella località di turno: mi piacciono il food shopping e la libertà di uno spaghetto di mezzanotte, e ho quindi bisogno di una cucina.

Il trend in ascesa di affitti e home-swapping (barattare per un periodo la propria casa con quella di qualcuno che abita altrove) nelle località più amene o modaiole - per non parlare del successone di comunità di hosting come Airbnb – mi dice che sono in buona compagnia. Ma per esperienza so che se voglio dedicarmi a pranzetti sopraffini o almeno in linea con quello che preparo a casa, devo prendere atto di alcune tristi verità, e provvedere.

Cucine da incubo, eterno rerun

La casa in affitto, o il residence che sia, promette sempre cucina accessoriata: preparatevi a trovare 2, massimo 3, pentole; un solo coperchio che solitamente non appartiene a nessuna delle tre; una padella che perde scaglie di Teflon (pericolosissima, datemi retta) e il cui fondo sembra essere stato preso a pugni (e forse lo è stato, chissà); coltelli che hanno perso il filo ai tempi del Barbarossa; una caffettiera che non sempre è una moka e comunque, se ci guardate dentro, non usereste mai, e via dicendo. Forse chi ha soggiornato prima di voi ha comprato un cucchiaio di legno nuovo e l’ha lasciato, ma le probabilità sono scarse.

Lista anti stress di "mai-più-senza"

Niente paura: ecco quindi una serie di attrezzi e vari salva-cuoca che, messi in valigia o meglio in un’apposita borsa, vi permetteranno di sopravvivere alla cucina delle vacanze. Naturalmente, se le vostre abitudini culinarie o i piani per il vostro soggiorno richiedono attrezzature specifiche, portate con voi il necessario: se prevedete di cucinare tanto pesce, aggiungete un coltello per sfilettare e un coltellino per aprire le conchiglie; se volete andar per funghi, lo spazzolino per eliminare la terra vi servirà di sicuro, etc.

Gli essenziali

1_Il vostro coltello da cuoco preferito, affilato per l’occasione e avvolto in un panno. Nel panno aggiungerei uno spelucchino, che serve sempre, e le forbici da cucina. Se viaggiate in aereo, andranno in valigia, per non passare ore al controllo sicurezza a spiegare che non siete un serial killer girovago ma una cuoca on-the-road.


2_Un tagliere in silicone, leggero e igienico, vi eviterà pensieri paranoidi (ci sono passata) su cosa è stato tagliato in precedenza sul blocco di legno scuro e sbreccato che offre la casa.


3_Se avete un cucchiaio, una tazza o un bicchiere che usate da sempre come misurino per le ricette che conoscete a memoria, non lasciateli a casa, non ve ne pentirete.


4_La padella della misura che usate più spesso (anche questa in valigia).


5_La moka, se siete degli estimatori, per il motivo di cui sopra. Con relativo caffè, se avete esigenze particolari o se lasciate l’Italia. Confesso che non conosco le regole delle compagnie aeree a riguardo…direi valigia.


6_Una grattugia multiuso vi permetterà di gestire quasi tutto, dal Parmigiano (che vi porterete gelosamente se andate all’estero) alla scorza del limone.


7_Il pelapatate è un altro piccolo attrezzo quotidiano sottovalutato: io sono abituata a usare quello a Y, e me lo porto sempre. E meno male, perché se c’è, è sempre dell’altro tipo.


8_Un frullatore a immersione non prende tanto spazio, ma vi permetterà di indulgere in frappè e frullati di frutta fresca, maionese fatta al momento, vellutate di verdura e - siamo in vacanza - cocktail golosi.


9_Un cavatappi: sembra un’ovvietà ma non c’è niente di peggio del mettere a tavola un’ottima bottiglia di vino del posto e accorgersi che nel “cassetto delle meraviglie” (nel senso che vi meravigliate ogni volta di quello che manca) non c’è il cavatappi. Va bene anche il coltello svizzero, che apre anche i tappi a corona.


10_Se andate all’estero, come per il Parmigiano, ci sono buone probabilità che non troviate un olio d’oliva decente o che, se lo trovate, costi come una Cinquecento. Se rimanete in Italia, confido che il problema si risolva alla prima spesa che fate. Anche qui, se però avete un olio preferito / introvabile / particolare e vi viene il sospetto che la località prescelta non ne offra, fate posto nella borsa.


11_Ricordate di prendere il sale o il pepe insoliti, le spezie, il peperoncino bio che non mancano mai nelle vostre ricette: anche qui, a meno che non siate in una grande città, il rischio di perdere tempo a fare il giro dei negozi non per diletto ma perché la vita non ha senso senza la paprika affumicata o lo zafferano a stimmi, è alto. Se vi date ai dolci, forse vale la pena di portare da casa lievito, vaniglia o cannella in piccole dosi, per non doverne acquistare un pacchetto intero.


12_Io mi porto anche le pinze e la frusta: non sarebbero proprio degli essenziali, ma non prendono spazio, è quasi certo che non le troverete sul posto e sono utili per fritti, grill, panna montata, pastella, etc.

Una nota. Forni e fornelli altrui sono sempre un’incognita, spesso capricciosa: se è la prima volta che avete a che fare con la cucina in questione, una retina spargifiamma sarà utile per gestire fuochi ballerini o incostanti. Per il forno, l’unica è mettersi “a guardia” per controllare in diretta e salvare il salvabile in caso di prestazioni sopra (o sotto) le righe. Se ci sono le piastre, buona fortuna.

Automuniti? No problem

Se viaggiate in auto e siete abituati al caffè in capsule o cialde di cui avete gusti preferiti, pensate di portarvi la macchina per il caffè: quelle moderne sono di dimensioni molto piccole e la soddisfazione di non rimanere senza il “vostro” caffè è senza prezzo. Naturalmente, non dimenticate una scorta delle sopracitate capsule.

Consiglio di portarvi anche la bella e robusta padella di ferro che non tradisce mai, che gestirà senza problemi le cotture di ogni giorno, i fritti e vi farà anche da piastra-grill.

Un altro oggetto che mi segue e che solitamente non viene considerato, è la centrifuga per l’insalata. Nelle cucine in affitto non c’è ma io, che torno a casa dallo shopping con le insalatine del posto fresche di orto, non ho voglia di asciugarne le foglie agitando un telo sul balcone o terrazzo. Qui fate voi, per alcuni è buona ginnastica.

Ultimo ma non per questo meno importante: con me viaggia anche la fedele borsa frigo, con relativi siberini, che al ritorno conterrà formaggi, frutta, burro di malga, salamini e bresaola sottovuoto, ideali per combattere la malinconia del rientro da vacanza.


Francesca Tagliabue

13 luglio 2016

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