Dici burro di arachidi e dici America, un po' come accade con l'olio extravergine d'oliva e l'Italia. In effetti, la sua storia è cominciata ufficialmente nel 1894 negli Stati Uniti, quando la ricetta venne brevettata dall'intraprendente farmacista Marcellus Gilmore Edson. L'idea prevedeva di trasformare in cibo a basso costo un ingrediente ricco di proteine (circa il 30%), grassi monoinsaturi (circa il 40%) e privo di colesterolo. È nato così un vero e proprio superfood che ha conquistato immediatamente il gusto degli americani e che, lentamente, ha trovato un po' di spazio anche nel Vecchio Continente senza però scalfire l'abitudine a condimenti come l'olio e il burro.
Formula e contenuto
La formula originale è molto semplice: semi di arachidi tostate macinati con l'aggiunta di poco sale per la conservazione e di miele o zucchero come dolcificanti. Se in etichetta vengono riportati solo questi ingredienti, quello che state per acquistare è vero burro di arachide e il prezzo è direttamente proporzionale all'alta qualità. I costi si abbassano quando l'olio contenuto nei semi viene estratto per altre lavorazioni e sostituito con quello meno pregiato di girasole. Meglio evitare le versioni "a basso contenuto di grassi", che in realtà contengono grassi idrogenati e un'alta percentuale di zuccheri per raggiungere il livello standard di calorie.
Gli usi
Gli amanti di questo tipo di burro si dividono in due tribù, quella che lo preferisce liscio e quella che lo ama con i pezzetti di arachide visibili; negli Stati Uniti esiste una vera rivalità, quasi come quella tra i fan dei Beatles e dei Rolling Stones. In realtà, il prodotto è lo stesso, più morbido e spalmabile il primo, più croccante e decorativo il secondo. In cucina, viene usato dalla colazione al dessert. Perfetto spalmato su fette di pane integrale tostato (da solo o con la marmellata), per accompagnare la frutta (in particolare mela e banana) o da aggiungere ai frullati, ai quali dà gusto e consistenza. Entra con grande personalità in ogni tipo di zuppa e la sua nota dolce viene valorizzata nelle minestre in brodo di pollo. Può essere impiegato come variante nella cucina di ispirazione orientale: miscelato con salsa di soia, olio di sesamo, aceto di riso, zenzero e peperoncino diventa un condimento sfizioso per noodles e fritture. E poi c'è il panino preferito da Elvis Presley: pane, burro di arachidi, marmellata d'uva, banana a fette e striscioline di bacon fritto.
Alessandro Gnocchi
aggiornato marzo 2023
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