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Tu ti lecchi i baffi mentre lui ti uccide il pianeta

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Una ricerca su 391 cibi industriali ha dimostrato che quelli di basso valore nutritivo provocano anche gravi danni ambientali

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Che facessero male, malissimo alla salute, era già cosa nota. Oggi le colpe del cibo spazzatura, così saporito e insieme così dannoso, sono addirittura aumentate: una nuova ricerca è riuscita infatti a dimostrare che i cibi poco genuini, non solo aumentano l'incidenza di gravi malattie responsabili di milioni di decessi all'anno (tumori, diabete e patologie cardiovascolari innanzitutto) ma nuocciono persino all'ambiente.

A provarlo uno nuovo studio condotto dall'Università di Marsiglia e pubblicato dal Journal of the Academy of Nutrition and Dietetics. Secondo i ricercatori francesi, che hanno analizzato i 391 cibi industriali più consumati nel loro Paese, a una minore qualità di elementi nutritivi corrisponde sempre (o quasi) una maggior impronta ecologica.

Quest'ultima è stata calcolata su tre fattori: le emissioni di CO2, l'aumento delle piogge acide provocate dalla produzione dell'alimento e l'emissione di ioni che inquinano mari e fiumi. La qualità nutrizionale invece è stata tradotta in cifre grazie a un rapporto tra le sostanze buone, come fibre, proteine, ferro e le sostanze cattive, come sodio e zuccheri aggiunti.

Risultato: "tutti i cibi con le maggiori emissioni inquinanti hanno mostrato anche il punteggio minore per la qualità". Tra questi, i 56 alimenti con contenuto di carne, pesce e uova hanno evidenziato tutti indistintamente un alto "potere inquinante", mentre dei 70 alimenti industriali a base di grassi e zuccheri si sono salvati appena due prodotti: un dessert a base di soia e una torta di semolino. Risultati pessimi anche sul fronte dei piatti pronti, mentre nel settore latticini ci sono stati almeno due vincitori: il latte semplice e lo yogurt. Almeno loro, pare, fanno bene alla salute e non distruggono il pianeta. 


Daniela Falsitta,
6 maggio 2014

Credit © Science Photo Library/Corbis

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