I broccoli sono ottimi alleati contro il cancro al seno. Ma se mangiati ben prima della crescita e maturazione dell'ortaggio adulto, cioè ancora allo stato di germoglio, avrebbero addirittura la capacità di fermare l'aumento della massa neoplastica.
A sostenerlo un eminente studio dell'Università del Michigan Comprehensive Cancer Center supportato da test condotti su topi di laboratorio e di recente pubblicato sulla rivista scientifica "Clinical Cancer Research".
Secondo gli scienziati americani il merito terapeutico dei teneri germogli è racchiuso in una sostanza chiamata sulforafano, ben riconoscibile dal caratteristico odore di senape. Contenuto dai germogli in misura 100 volte superiore rispetto alla pianta matura, il sulforafano sarebbe in grado di uccidere le cellule staminali del tumore mammario.
Non si scoraggi chi fino a oggi aveva mangiato e imposto ai suoi familiari quintali di broccoli a scopo preventivo: in effetti anche gli ortaggi adulti hanno notevoli virtù anti-cancro grazie alla presenza di indolo-3-carbinolo, i cui effetti inibitori della malattia erano già noti anche nei confronti del tumore all'intestino. Proprio quest'ultima proprietà è stata recentemente confermata da due studi, il primo dell'Istituto britannico per l'alimentazione e il secondo dall'Università John Hopkins di Baltimora (Stati Uniti), che hanno concordato nel sostenere che mangiare un chilogrammo di cavoli o broccoli alla settimana diminuisce l'incidenza del tumore all'intestino del 50%.
E ancora non è tutto: gli scienziati del Georgetown Medical Center hanno infatti scoperto che tutti i vegetali appartenenti alla famiglia delle crucifere (di cui i cavoli fanno parte insieme a rape, rucola e ravanelli) possiedono anche una molecola, il di-indolilmetano (Dim), in grado di fare da scudo all'organismo per almeno 24 ore nei confronti delle radiazioni nocive. Perfettamente tollerata dall'uomo, secondo gli esperti la molecola "potrebbe proteggere i tessuti sani in pazienti sottoposti a radioterapia per il cancro, ma anche proteggere le persone dalle conseguenze letali di un disastro nucleare".
L'unica nota dolente è che, nonostante il consumo dei germogli sia in crescita, non sempre è facile reperirli. Come ha affermato l'Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori "Un'attivita' informativa consentirebbe ai consumatori di indirizzare le proprie scelte alimentari verso questi prodotti tipici invernali che, oltretutto, sono ampiamente diffusi nel nostro Paese". Da ciò, infatti, deriverebbe senz'altro l'adeguamento del mercato e l'inserimento dei germogli di broccoli tra i prodotti normalmente acquistabili. Nell'attesa che ciò avvenga, se lo desiderate, potete provare a coltivare i germogli con alcuni semplici metodi fai da te http://it.wikihow.com/Coltivare-i-Germogli-di-Broccoli
Daniela Falsitta,
28 gennaio 2015