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TENDENZE CUCINE 2014 - parte seconda

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Sfilano sul red carpet di EuroCucina, al Salone in Fiera a Rho, e al Fuorisalone le nuove cucine: per aspiranti Masterchef, trasformabili, originali, fuori dagli schemi e addirittura scultoree. E in più, le cappe come mai le avreste immaginate.   

      
Dedicata ai veri professionisti dell’arte culinaria, l’isola super attrezzata “Chateau”, fiore all’occhiello della francese La Cornue. Sicuramente un investimento duraturo, le cucine La Cornue sono uniche e prestigiose con i forni a volta, i grandi bruciatori in ottone massiccio e la piastra “coup de feu”.  

        
Ancora per veri gourmet e appassionati di cucina, completamente personalizzabile, ecco “l’isola di cottura 188” proposta da Officine Gullo: doppio forno professionale in acciaio multifunzione e ventilati, piano cottura con bruciatori in ottone, piastra in ghisa, barbecue a pietra lavica con griglia anti-fumo, cuocipasta/vaporiera, doppie cassettiere e vano da 60 cm.         
Sorprendente e camaleontico il tavolo-bancone dalle linee morbide e arrotondate “Diamond Cheers Hour” di Brummel. Il top in vetro madreperlato, grazie a un sofisticato automatismo, si alza e si divide in due: scorrendo crea un piano consumazione e, come per magia, svela un ice maker, un porta bottiglie e bicchieri, un lavello e un piano cottura.

         
Riprende le linee vintage degli Anni 50 il nuovo modello “St. Louis” di Marchi Group: i legni laccati in colori tenui e le forme arrotondate, i pensili con le ante scorrevoli conferiscono carattere all’ambiente cucina.  

      
Decisamente fuori dagli schemi l’isola multifunzionale “Minà Limited Edition” proposta da Minacciolo per festeggiare i 40 anni di attività. Interpretata nella nuova finitura ruggine, ha manopole d’antan rosso fuoco.  

        
Sempre firmata Minacciolo l’originale “Tinozza” free-standing. La struttura è in listelli di rovere ed è proposta in tre versioni: con lavello, con bruciatori a gas e con piano di lavoro in acciaio nero.   

      
Ancora legno “rovere veneziano”, ricavato dalle briccole della laguna di Venezia, per “Loft” dell’azienda austriaca Team 7. Abbinato al vetro nei colori bronzo e ardesia crea uno stile decisamente contemporaneo.  

        
Appare come una scultura “The Drawer Kitchen”, ultimo progetto dalla spiccata personalità della designer tedesca Gitta Gschwendtner per Schiffini. Un’isola circondata da un mare di cassetti, disponibile in laminato bianco e legno di betulla con piano in acciaio e lavello e fuochi a filo.

         
E infine tre cappe degne di nota.          
“Amelie” di Elica evoca uno specchio. Cappa a parete con cornice in legno laccato bianco, sbiancato o naturale e vetro specchiato.         
“Skylift” di Faber, unica cappa a scomparsa. E’ infatti integrata nel soffitto, ma capace di scendere sul piano cottura quando serve. In vetro bianco e acciaio, si aziona con un telecomando e si posiziona all’altezza desiderata.         
“@Home” di Elmar, cappa-organo composta da moduli cilindrici in acciaio inox che, come per magia, trasforma il profumo del cibo in musica. Infatti, non solo illumina il piano lavoro, ma diffonde anche la musica in tutto l’ambiente. Prevista in altezza variabile, si staglia nello spazio sopra al tavolo in noce canaletto su cui poggia il piano cottura e il lavello.

         
Monica Pilotto
7 aprile 2014

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