Addio alle confezioni di plastica ingombranti e non ecologiche. Nel prossimo futuro i cibi e i rivestimenti si "mangeranno insieme" come un panino. L'idea di trasportare l'acqua in celle biologicamente compatibili e degradabili è del professore e bio creatore David Edwards dell'Università di Harvard. Questa ricerca ha permesso alla start up americana Wikifoods, dedicata allo sviluppo della creazione di prodotti alimentari con packaging edibili di mettere a punto una membrana commestibile e sferica chiamata WikiPearl.
Questa membrana sarà utilizzata per rivestire gli alimenti, garantendo tecniche di igiene e sicurezza. L'idea di poter eliminare i contenitori di plastica da bevande e cibi è rivoluzionaria. Come ogni giorno consumiamo la buccia di frutta e verdura, allo stesso modo ci abitueremo a cibarci anche di questo rivestimento a base di carboidrati.
Frutta, formaggi, yogurt e gelati saranno i generi alimentari che verranno commercializzati con questo packaging nel prossimo biennio. Ma a Parigi, capitale all'avanguardia, al Wikibar, di fronte al museo del Louvre e nelle catene americane "WholeFoods" si possono già assaggiare le prime golosità racchiuse in contenitori edibili: si tratterà di gelati al mango, cioccolato e vaniglia, congelati e racchiusi in membrane a base di cocco, nocciola e arachidi.
Se l'idea appare rivoluzionaria in realtà ha basi storiche antichissime: già nell'Eneide Celeno profetizzò a Enea che, a causa della fame, lui e i suoi compari si sarebbero dovuti cibare delle "mense" (ovvero i piatti che contengono il cibo). In realtà non erano altro che i piatti di farro essiccato di cui si nutrivano normalmente sulla costa italica.
Kebab, pita e cono gelato non sono altro che gli eredi della ricetta citata nell'Eneide e gli avi del WikiPearl.
Susanna Meregalli
16 maggio 2014
Photo credit: © Sylvain Sonnet/Hemis/Corbis
Nel video in francese e inglese la presentazione del progetto