Sono curiosa, lo so. Mi piace toccare, annusare, guardare e soprattutto cercare, anzi scovare. È così che quest’estate, in giro per il centro di Matera, ho trovato Massimo Casiello e la sua bottega artigiana piena di pezzi di legno pronti per essere intagliati come timbri del pane: un simbolo dell’arte pastorale della murgia materana riscoperto a nuova vita.
Da sempre nella città dei Sassi il pane era fatto in casa anche dai più ricchi. L’impasto preparato il giorno prima veniva portato la mattina dopo in uno dei forni, circa una decina, sparsi tra le case dei Sassi e timbrato prima della cottura per essere riconosciuto una volta sfornato. I forni, in parte pubblici o di proprietà di famiglie benestanti, diventavano un luogo di ritrovo per le donne. A occuparsi della produzione dei timbri erano i pastori che durante la transumanza, lontani da casa, avevano tempo di intagliare il legno trovato lungo il cammino, sviluppando via via una vera e propria arte.
La parte superiore dell’oggetto poteva raffigurare elementi sacri o simboli di prosperità come i rami fioriti, la chioccia o figure femminili, mentre le rappresentazioni del gallo, del cane o della figura maschile erano segno di virilità e quindi simboleggiavano la protezione del nucleo familiare. Nella parte inferiore erano intagliate le iniziali del capofamiglia e, quando moriva l’uomo anziano, il timbro veniva bruciato e sostituito da uno nuovo. Anche le richieste di fidanzamento vedevano protagonisti questi timbri, rispediti al mittente in caso di rifiuto o conservati in caso contrario.
Questa storia semplice ma piena di fascino me l’ha raccontata Casiello nel suo laboratorio mentre intagliava il timbro con le mie iniziali. Tornato nella sua Matera dopo dieci anni di assenza, durante i quali ha lavorato come informatico a Roma e Milano, Massimo ha dato una svolta alla sua vita, lasciando il certo per l’incerto, per riprendere in mano la passione dell’intaglio e tornitura del legno sviluppata nell’adolescenza; e forte dell’amore per la sua terra, ha dato nuova vita ai timbri del pane. Oggi una nuova sfida lo aspetta: riportare alla luce le piccole trottole in legno chiamate in dialetto “strimml” con le quali i bambini giocavano tra le case dei Sassi.
di Laura Maragliano
Oltre al "pane firmato", su Sale&Pepe in edicola dal 19 marzo potrai trovare:
LASAGNE creative con condimenti di primavera
AGNELLO DA FILM: sei interpretazioni d’autore per Pasqua
OMELETTE: buone, gustose e inaspettatamente varie
FRAGOLE E LIMONE, un connubio aromatico per dolci delicati
Il numero di maggio 2016 sarà in edicola dal 20 aprile 2016.