Fino agli anni ’80 era una verdura umile e senza troppe pretese. Poi è diventata “trendy” e presto è divenuta così ubiquitaria da trasformare la “arugula” in un emblema della cucina italiana conosciuta in tutto il mondo. “Ridimensionati” gli eccessi di alcuni anni fa, quando non c’era piatto in cui non venisse inserita, oggi la rucola resta comunque una delle “insalate” più amate, tanto che ogni anno gli italiani spendono oltre 3 milioni di euro per comprarla. E presto potrebbe arrivare anche la prima rucola tutelata dalla Ue: è quella coltivata nella piana del Sele che ha richiesto la Igp (Indicazione geografica protetta). Da quest’area del salernitano arriva il 73% di tutta la rucola prodotta in Italia: 400mila tonnellate annue, acquistate da oltre 18 milioni di consumatori e per il 40% destinate all’export. A conferma che la “arugula” piace anche fuori dall’Italia.
L’amaro che conquista
Ma perché la rucola riscuote tanto successo? Per tante ragioni. La prima è il sapore: la sua nota amara dà un tocco deciso alle “solite” insalate miste, riesce a “sgrassare” i piatti a base di carne (come mostra un grande classico quale la bresaola con rucola e grana), contrasta in modo molto piacevole la dolcezza dei formaggi freschi (un esempio? La piadina con stracchino o squacquerone e rucola), e nobilita anche la più semplice delle capresi o delle pizze. Al di là del gusto, ci sono tante altre buone ragioni per scegliere la rucola. Come quelle ambientali: rispetto ad altre colture, richiede meno acqua e meno trattamenti in campo. E anche sul fronte nutrizionale offre tanti benefici.
Tante virtù (spesso sconosciute)
Se la scienza oggi non ha ancora confermato quegli effetti afrodisiaci che sle attribuivano gli antichi, comunque ne ha messo in luce altre proprietà delle rucola. Consumando quest'insalata dal gusto leggermente piccante si ottengono tanti benefici: essendo ricca di minerali, di vitamine e di fibre, ha un effetto diuretico, rimineralizzante, antiage e detossinante. Tra le vitamine spiccano la A, preziosa per la salute degli occhi, e la C, che potenzia il sistema immunitario ed è antiossidante. Quest’ultimo effetto viene potenziato dalla presenza della clorofilla, che combatte i radicali liberi, oltre a favorire la produzione
di globuli rossi
. Invece tra i minerali spicca il potassio: quanti sanno che un etto di rucola ne contiene più dello stesso quantitativo di banana (rispettivamente 470 e 350 mg)? La rucola può arrivare a contenere anche il doppio del calcio del latte, ma l’alta presenza di fitati ne riduce l’assorbimento, rendendolo meno disponibile per l’organismo. In ogni caso può essere considerata un aiuto per raggiungere la dose giornaliera raccomandata di questo importante minerale. Come tutti gli ortaggi dal gusto amaro, anche la rucola è benefica per il fegato: favorisce il rilascio di una maggiore quantità di bile e facilita l’eliminazione dei sali che potrebbero determinare ostruzioni o affaticamento epatico. L’effetto detox si estende anche all’intestino: essendo ricca di una fibra prebiotica, l’inulina, contrasta la proliferazione dei batteri cattivi che favoriscono, anche l'aumento di peso. Il tutto con pochissime calorie: solo 28 per etto.
Un ingrediente jolly (anche in versione dolce)
Visti i benefici della rucola, vale la pena di consumarla più spesso. Il che non è affatto difficile (né sgradevole) visto che è un ingrediente jolly che può essere aggiunta a tantissime ricette, dalle insalate di pasta o farro, ai panini. È molto gradevole abbinata a ortaggi e tuberi dolci, come carote, piselli e patate. Appena scottata è perfetta su carpacci e insalate, straccetti di carne o di pesce, e viene esaltata da una vinaigrette di limone e pepe bianco, o con un salsa di yogurt e aglio. La rucola si può utilizzare anche come base per un pesto insolito e per smoothies detox. Da provare il centrifugato ottenuto con 2 manciate di rucola, 2 mancite di germogli di grano e due arance. Per aumentare i suoi effetti benefici sulla linea e sull’intestino la rucola va consumala insieme a cibi ricchi di probiotici come i latti fermentati: così aumenta il numero dei batteri "buoni" e se ne potenzia l'efficacia. Un'idea fresca e originale? La macedonia di anguria e rucola
da condire con limone, menta e alcune gocce di aceto balsamico.
Manuela Soressi
marzo 2019