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Single: idee e consigli per una cenetta tutta per sé

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Cenare da soli, per necessità, per scelta o per occasione: può essere un momento per cucinare e volerci bene, con qualche regola da tenere a mente. Ecco qualche consiglio e ricetta per trasformare la solitudine in un valore aggiunto

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Nel 1985 fece scalpore un articolo del New York Times intitolato Dining Alone, che parlava appunto di un fenomeno di nicchia, ma in crescita: la cena in solitudine. Attualmente, dimostrando ancora una volta che l’America è pioniera, la cena in solitudine è sempre più frequente ed esistono persino guide che dispensano consigli sui ristoranti dove mangiare gioiosamente da soli. Ma se la cena è tra le pareti domestiche cosa si può proporre al nostro ospite d’eccezione (noi) che sia adeguato alla situazione?


Nel suo libro Alone in the Kitchen with an Eggplant (Sola in cucina con una melanzana) l’autrice americana Laurie Colwin rievoca con piacere i tempi della sua vita da single, ricordando che il suo alimento preferito era la melanzana e, con solo due piastre, conosceva tantissimi modi di prepararla e proporla al suo ospite, cioè se stessa. Già perché cenare da soli, al ristorante o nella propria casa, non è un momento triste o quantomeno non dovrebbe esserlo. E’ un fenomeno comune, essendovi sempre più single in giro, è sdoganato anche al ristorante e cucinare una cenetta per qualcuno che ha proprio i nostri gusti (più di così…) può essere facile, divertente, stimolante. Certo si deve stare bene con se stessi e avere un buon equilibrio, apparecchiarsi tavola con gusto, stapparsi una buona bottiglia, coccolarsi, amarsi. A questo punto si pone il problema di cosa cucinare, poiché molto sinceramente ci sono piatti che non si adattano a una cena da single: troppo elaborati, troppo spreco, troppo qualcosa per un solo individuo.


La prima cosa da dire è che, come nel caso della melanzana di Laurie Colwin, è importante approfittare del fatto che il nostro ospite ha i nostri gusti. Ci piace da morire la melanzana? O il cavolo? Andiamo pazzi per i risotti? Bene, prendiamo il bello della nostra solitudine e sbizzarriamoci a cucinare il nostro cibo prediletto in tutti i modi possibili. Un giorno potremmo trovare un fidanzato/a o addirittura un marito/moglie e magari alla nostra anima gemella non piacerà la melanzana (o il cavolo), che lentamente faranno apparizioni sempre più rare al nostro desco e li rimpiangeremo amaramente.


La seconda regola è la velocità: per quanto si possa accettare l’idea di cucinare con passione e allegria anche solo per se stessi è ovvio che piatti elaborati e troppo lunghi non sono adatti all’occasione (a meno che non si sia in vena di grande relax). No al ragù (quello vero) per esempio, ma sì a tutte le salse (a cominciare dal pesto) che possono poi trovare altri impieghi e che si fanno in un attimo. Logico che il classico pesce al sale, intero, raramente sarà di pezzatura giusta e lo cucineremo solo quando saremo almeno in due (vicino, amico/a, collega, figlio di ritorno, ecc). Dunque tempi stretti e un occhio allo spreco sono le due regole d'oro.


A questo punto qualche ricetta suggerita dai tanti siti dedicati a questo mondo sempre più corposo e sempre meno triste dei single. Le cosce di pollo con senape e limone per esempio sono una gustosa e veloce ricetta per single: basta incidere le cosce di pollo tenendole per un'ora in una marinata di succo di limone, miele e senape, successivamente grigliarle e servirle (a se stessi) ben calde, bagnandole con la marinata rimasta. Oppure le crocchette di prosciutto al pane, che si preparano ammollando il pane in acqua e incorporandolo con del prezzemolo, ricotta e prosciutto cotto in un frullatore, guarnendo poi il composto ottenuto con prezzemolo fresco. Oppure il branzino aromatico con olio al mandarino: si pulisce il pesce farcendolo con rosmarino e poi lo si pone in una pirofila su un letto di sale grosso insaporito con la scorza di un mandarino e il pepe, e ricoprendolo poi con altro sale. Vanno bene poi tutti i carpacci possibili e i ripieni, le bruschette in tutte le loro declinazioni e alcuni piatti must come l’uovo all’occhio di bue, la piadina crudo, squacquerone e rucola, la Caesar salad e la bistecca. Infine c’è tutto l’universo dei cibi da preparare prima e adatti a passare direttamente dal freezer al microonde, dagli sformati ai tortini e alle terrine golose: tortino di carote e zucchine, gratin di frutti di mare, croccante di banana. Tante idee per stupire il nostro ospite molto particolare anche a seconda dei suoi gusti che, ça va sans dire, conosciamo alla perfezione.


Emanuela Di Pasqua,
settembre 2017


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