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Pomodori: arrivano i cinesi

News ed EventiNewsPomodori: arrivano i cinesi

In poco più di vent'anni, il colosso asiatico è diventato il secondo produttore di pomodoro da industria. E ora sta invadendo il mercato italiano con il suo concentrato, che troviamo nei prodotti più diversi, dai sughi pronti alle pizzette

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I numeri fanno impressione, anche se c’è chi sostiene che vanno analizzati attentamente per capire veramente che cosa ci sia dentro. In ogni caso, non si può rimanere indifferenti quando “Giovani Impresa”, l’associazione dei giovani imprenditori agricoli di Coldiretti, sostiene che il mercato Made in Italy del pomodoro da industria, specialmente quello già lavorato, “è a rischio con l’aumento del 520% delle importazioni di concentrato di pomodoro dalla Cina, che raggiungeranno a fine anno circa 90 milioni di chilogrammi, pari a circa il 10% della produzione nazionale”.

L’allarme, fondato sull’analisi dei dati Istat relativi al primo semestre 2015, mette in evidenza che sull’etichetta dei prodotti che usano il concentrato è obbligatorio indicare il luogo in cui sono stati lavorati, ma non quello della provenienza della materia prima. Infatti, sostiene Coldiretti,: “Dalla Cina si sta assistendo a un crescendo di navi che sbarcano fusti di oltre 200 kg di peso con concentrato di pomodoro, da rilavorare e confezionare come Made in Italy, poiché nei contenitori al dettaglio è obbligatorio indicare solo il luogo di confezionamento, ma non quello di coltivazione del pomodoro”.

L’intervento legislativo che viene chiesto per porre argine a questo fenomeno è dunque l'obbligo di indicare in etichetta l’origine degli alimenti derivati dal pomodoro da industria che attualmente, in Italia, vale solamente per la passata e non, ad esempio, per il concentrato o per i sughi pronti.

Il gigante cinese ha iniziato la produzione su grande scala di pomodoro per l’industria al principio degli anni Novanta e, appena due decenni dopo, è diventato il secondo bacino di produzione mondiale dopo gli Stati Uniti superando l’intera Unione Europea. Dunque, oltre alla qualità e alla sicurezza dei prodotti, va tenuto in conto anche l’aspetto economico di questa crescita. In Italia, il settore del pomodoro da industria riguarda oltre ottomila imprenditori agricoli che coltivano su circa 72.000 ettari, 120 industrie di trasformazione che danno lavoro a circa diecimila persone, con un valore della produzione superiore ai 3,3 miliardi di euro.

C’è chi fa notare che il consumo di concentrato di pomodoro in Italia ricopre una quota molto bassa del mercato al dettaglio dei derivati del pomodoro. Ma è anche vero che, nell’industria, viene impiegato massicciamente per prodotti molto diversi che vanno dai sughi pronti, alle pizzette e alle pizze confezionate fino agli stuzzichini aromatizzati. Se l’allarme lanciato a proposito dell’invasione di pomodoro cinese va analizzato con attenzione, non deve certo essere preso alla leggera.

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