Lo zucchero comune (saccarosio) è sempre stato al centro di discussioni tra medici, nutrizionisti, cuochi, opinionisti di ogni genere. Spesso è considerato come un "prodotto" elaborato dall'industria chimica responsabile dell'obesità e delle malattie metaboliche correlate (diabete, aterosclerosi, ecc.) tanto che qualcuno nel passato lo ha definito "veleno bianco".
Ma lo sapete che lo zucchero resta comunque un alimento essenziale per l'alimentazione di tutti (anche se a volte considerato controverso) e fa parte del paniere quotidiano della nostra spesa.
Ma siete sicuri di sapere tutto dello zucchero, non solo a livello nutrizionale, ma anche sul piano economico e sociale? Ce lo spiega Altromercato, la principale realtà di Commercio Equo e Solidale italiana, una tra le più grandi al mondo
La produzione dello zucchero nel mercato tradizionale include situazioni di sfruttamento della terra e dei lavoratori. Le coltivazioni si concentrano sopratutto in America Latina, utilizzando metodi estensivi, diserbanti e fertilizzanti. Braccianti e contadini vengono sfruttati e costretti a turni di lavoro massacranti. I padroni o gli intermediari stabiliscono prezzi che non consentono a chi lavora una vita dignitosa.
Sapevate che in Italia esiste una filiera etica dello zucchero? Questa è stata costruita in oltre trent’anni di storia, da Altromercato, la principale organizzazione italiana di Commercio Equo e Solidale, grazie all'esperienza commerciale e di relazione con i produttori da Ecuador, Filippine, Colombia, Paraguay, Costarica e Cambogia.
Lo zucchero che fa bene all'ambiente
La filiera dello zucchero può avere un basso impatto ambientale. La canna da zucchero del Commercio Equo e Solidale è coltivata nella maggior parte dei casi in modo non estensivo e biologico, senza pesticidi e fertilizzanti, preservando terre vergini e foreste primarie, con un basso impatto sul suolo grazie a meno mezzi meccanici e un alto utilizzo di manodopera.
Non esiste solo lo zucchero bianco raffinato da barbabietola o canna da zucchero, e nemmeno quello grezzo o cristallino. Ad esempio c'è lo zucchero di canna integrale, prodotto a partire dalla canna da zucchero, ma che contiene meno saccarosio e più nutrienti. Per non dire dei numerosi dolcificanti alternativi e degli zuccheri naturalmente presenti negli alimenti.
Sapevate che esiste uno zucchero di palma?
Kampatraco in Cambogia produce uno zucchero integrale dalla palma di cocco, dalla linfa dei fiori della palma di Thnot che, a differenza della palma da olio, cresce spontaneamente lungo le risaie. Lo zucchero di cocco è molto ricco di minerali e di vitamine, in particolare del gruppo B, e ha un basso indice glicemico.