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Pasta monoporzione, il formato da record Caccavella

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La maxi pasta Caccavella è la pasta più grande al mondo. Uno dei formati ‘monoporzione’ proposti dalla Fabbrica della Pasta di Gragnano, un ‘contenitore’ per sughi gourmet e creativi.

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C’è la valorosa pasta integrale e c’è quella proteica ai legumi, ci sono gli spaghetti (che recentemente si sono sfidati nel World Pasta Day) e poi ci sono tutti gli altri – formati, s’intende. E a proposito di formati, c’è un campione: si chiama Caccavella, ha appena compiuto 10 anni e il suo successo cresce in linea con le sue misure.


Già, perché un singolo Caccavella pesa mezz’etto: praticamente si tratta di un monoporzione, un guscio di pasta che può accogliere al suo interno un sugo che può essere una pietanza di per sé. Un po’ lo stesso concetto che viene usato in Messico piuttosto che in Eritrea, dove la ‘base’ farinacea diventa contenitore del suo stesso condimento. Questo formato di pasta che assomiglia a una sorta di ‘cesto’, misura 10 centimetri di diametro a pezzo ed è un inno alla creatività di chi lo dovrà condire e riempire. Infatti gli chef, così come tutte le amanti e gli amanti dei fornelli e della buona cucina, lo adorano!


Forma da campioni e qualità Gragnano


Caccavella, made in Gragnano, ha oramai diversi fratellini e sorelline, grandi e grossi come lui! I Cuori, la Stella e Sole ‘e Capri. In occasione del suo decimo compleanno, la (casa) madre ha deciso di festeggiarlo con un gesto di solidarietà: il 10% dell’incasso ottenuto dalla vendita del formato andrà a Telethon. E poi ci saranno sorprese anche per tutti i consumatori: in alcune delle confezioni in commercio sarà nascosto un piccolo gioiellino, ispirato ad alcuni dei formati di pasta più rappresentativi di casa Gragnano.


167319Il maxi formato – che è brevettato dalla Fabbrica, di cui è uno dei 129 formati, tra i classici e gli originali – partirà in tour europeo a fine gennaio, in un camper attrezzato e brandizzato dove gli studenti delle scuole alberghiere di tutto il continente potranno apprendere i segreti per cucinare la pasta a regola d’arte, anche quando questa si presenta nei formati più singolari. Le lezioni – gratuite – sono aperte a chiunque, studente o no.  


Se il formato riguarda la forma, ciò non vuol dire che si trascuri la sostanza. Certo, si tratta di farina di grano comune. Ma il motto della Fabbrica della Pasta di Gragnano è: “Dal primo chicco di grano al pacco di pasta”, ossia la famiglia che è alle redini dell’azienda è responsabile dell’intera filiera. “Io mi considero un artigiano pastaio” - racconta Antonino Moccia, inventore del Caccavella e uno dei due fratelli a capo della fabbrica, che utilizza tra l’altro l’acqua certificata della sorgente “Imbuto” dei Monti Lattari e trafile di bronzo che consentono un’asciugatura lunga e delicata.


Segreti da artigiani, pasta da cuochi innamorati


167322Taglia a parte, queste paste hanno altri segreti? “Custodisco ben 32 segreti che applico nelle diversi fasi, ma che non vi svelerò!” – dichiara Antonino - “Si tratta di accorgimenti che ci trasmettiamo di ‘padre in figlio” e che ora saranno consegnati a mio nipote Mario, la quarta generazione in azienda.”


La Caccavella ha già visto le stelle, ed esattamente dalla cucina di Giuseppe e Federico Aversa, del ristorante Il Buco, che la guida Michelin premia a Sorrento. Non solo: approda anche nelle pizzerie storich, come quella del maestro pizzaiolo Gino Sorbillo, che a dicembre presenterà “Sentori di Pizza”: 100 pezzi di Caccavella per una degustazione in via dei Tribunali, a Napoli.


Stella Rita
novembre 2018

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