È una storia d’amore lunga 40 anni quella tra Panino Giusto e i suoi estimatori sparsi in tutto il mondo, appassionati del panino italiano nelle sue numerosissime varianti, capaci di incontrare ogni desiderio. Una storia di successo che forse persino i suoi fautori avrebbero faticato a immaginare, ma che ha trasformato il panino da pasto di ripiego a momento conviviale scelto con consapevolezza per concedersi un momento di grande gusto.
Parlare di colpo di fulmine forse potrebbe essere esagerato, ma è senz’altro vero che quando nel 1979 il primo Panino Giusto apre le porte a Milano in Corso Garibaldi scardina abitudini e convinzioni dei milanesi, specialmente nel momento “sacro” della pausa pranzo. Nel piatto arriva infatti un panino preparato con ingredienti di qualità per una pausa veloce e informale, un panino che si mangia con le mani – praticamente una rivoluzione! Dopo quel primo momento si sono succeduti negli anni tanti piccoli e grandi cambiamenti che hanno contribuito a rilanciare il panino italiano, facendone un’eccellenza apprezzata in tutto il mondo anche grazie all’operato dell’Accademia del Panino Italiano fondata proprio da Panino Giusto, che promuove la cultura del panino di qualità made in Italy valorizzandola anche come opportunità professionale, organizzando periodicamente corsi destinati a chi desidera avviare o migliorare un’attività dedicata ai panini.
Nei 40 anni di storia di Panino Giusto si riflettono anche i cambiamenti di gusti e mode del nostro Paese. Ne è un esempio lampante il "Diplomatico", panino da sempre nel menù a base di cotto di Praga - ingrediente esotico per i primi anni Ottanta - formaggio edamer e salsa rosa, un vero must dell’epoca per ogni ricetta con velleità chic. Ancora oggi molto apprezzato, ci racconta chi eravamo strappandoci un sorriso.
Se negli opulenti anni Novanta fanno capolino ingredienti più lussuosi, come l’olio tartufato d’Alba, i panini di oggi raccontano di una responsabilità collettiva, un’attenzione per il bene comune rappresentata anche dalla scelta di ridurre i consumi di carne e di privilegiare gli ingredienti prodotti del territorio. I menù si arricchiscono dunque di panini vegetariani – ma che ordinano tutti! – come il Siciliano, un pane ai cereali farcito con cacio ragusano, zucchine alla griglia, formaggio fresco aromatizzato con timo e maggiorana, pesto al basilico, origano di Pantelleria.
Per festeggiare il quarantesimo compleanno è arrivata una nuova creazione dello chef Claudio Sadler, già in passato partner di Panino Giusto, il panino SBAGLIATO che si rifà al famosissimo Negroni Sbagliato, tra i cocktail simbolo di Milano. Gli ingredienti? Pane preparato con una miscela tra una farina biologica italiana e farina di riso venere, formaggio fresco, bresaola marinata nel Campari aromatizzato da peperoncino e alloro, formaggio Salva cremasco, tapenade di olive verdi e cetriolini, zest di arancia. Una ricetta che, come ha dichiarato il CEO Antonio Civita, vuole “rendere onore simbolicamente al tema dell’errore, perché anche e forse soprattutto negli errori c’è il migliore spazio per la riflessione, per le nuove idee, per la crescita”.
Uno sguardo in avanti confermato dalle nuove ed ambiziose Vision e Mission di Panino Giusto ovvero “Aggiungere valore al mondo attraverso un panino” e “Proporre il panino italiano come un modo bello, buono e giusto di nutrirsi rispettando ambiente, persone e animali”.
Claudia Minnella
febbraio 2019