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Da Londra all'Italia, il nuovo fast food fa benissimo

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In Gran Bretagna e Usa il fast food salutista si sta affermando con incredibile rapidità. Sarà che propone cibo sano, veloce e piuttosto chic. Che anche gli italiani ora sembrano apprezzare

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A Londra hanno preso il sopravvento già da alcuni anni.

Riempiono le vie del centro e occupano gli spazi che fino a pochi anni fa erano adibiti a Mc Donald's e Burger King, e pure quelli di qualche fumoso pub tradizionale.

Sono i fast food, ma non quelli banali e popolari a cui eravamo abituati.

Sono i fast food salutisti e molto chic. Che all'ora di pranzo straripano di avventori, molto più dei tipici fish & chips.

La catena più nota e diffusa si chiama Pret a manger (sottotitolo Organic coffee, Natural food e nessun accento sul nome), che ha già raggiunto circa 300 punti vendita dislocati tra Gran Bretagna, Francia, Stati Uniti, Hong Kong e Dubai e non accenna a fermare la sua corsa.

Il suo menu è piuttosto eterogeneo e, nonostante il nome, molto poco francese (il che spiega, in parte, la mancanza di vocali accentate).

Ne fanno parte panini e tramezzini dagli ingredienti davvero speciali (come aragoste e rucola o prosciutto affumicato e avocado), e poi insalate (altrettanto sofisticate), sushi, zuppe, muesli, torte, frutta.

Il cibo è preparato fresco ogni giorno, e alla fine della giornata, l’invenduto viene donato a organizzazioni benefiche.

Certo il conto non potrà essere più basso dei 15 euro, ma almeno si esce con un livello di colesterolo accettabile e i vestiti che non puzzano di hamburger e patatine.

Anche il fast food asiatico Itsu, fondato dagli stessi ideatori di Pret a Manger, non è da meno. E pure qui gli ingredienti sono tutt'altro che dozzinali. L'insalata, per esempio, potrebbe essere preparato con avocado, fagioli di soia, riso giapponese e alga kombu.

Ovviamente non può mancare il banco del sushi. Anche se il fatto di trovarlo già bell'e fatto ci fa dubitare un po' sul suo buon sapore.

A Londra ci sono anche una marea di sedi di Pod Healthy Fresh Food To Go, che è un fast food specializzato in porzioni di cibo salutare take away ordinabile anche online. Persino il vassoietto è in materiale compostabile, a patto di saperlo e di gettarlo nel contenitore dell'organico.

Tra panini con 5 tipi di semi Omega 3, pollo detox e zuppe ricche di minerali o di "proteine magre" l'immortalità anche qui dovrebbe essere assicurata.

Sempre a Londra, con un centinaio di sedi quasi tutte nella City (alcune distano appena pochi metri una dall'altra), c’è Eat. Molto attento alle tematiche ambientali e agli ingredienti biologici, si dedica solo alla consegna in uffici e luoghi di lavoro che immaginiamo piuttosto trendy.

Il menu infatti propone cibo tra l'etnico e il creativo di cui sul sito si fornisce la ricetta completa visto che il motto del marchio è "cuciniamo come potresti farlo a casa tu".

E non provate a dire che se davvero un ristorante cucinasse come la maggior parte degli inglesi dovrebbe chiudere nel giro di un paio di giorni.

Ma cosa c'è in Italia di tutto ciò? Non molto a dire il vero se ci paragoniamo a Francia, Inghilterra e Stati Uniti.

Da noi vanno ancora per la maggiore i vecchi fast food.

A Milano e soprattutto a Torino, però qualcosa c'è.

In queste città, infatti, ha fatto la sua apparizione la catena Exki.

Belga di nascita, la Exki è un fast food che, proprio come quelli trovati all'estero, pare tenere molto alla salute dei suoi clienti.

A riprova di ciò, questo marchio di ristorazione veloce ha dedicato il suo menu estivo a un'ampia gamma di legumi, definendoli “semi nutrienti per un futuro sostenibile”.


"Lenticchie, ceci, piselli", fanno notare i suoi responsabili,"oltre ad essere molto sostenibili dal punto di vista ambientale in quanto richiedono un consumo di 50 litri di acqua per chilo, sono fondamentali per la salute e il benessere del nostro corpo".

Da Exki, che ha due sedi a Milano e ben sei a Torino, si trova l’insalata di riso con verdure e pisellini verdi, la pasta con ceci e pomodori secchi o l’insalata Atena con feta, pomodorini e lenticchie.

Nel menu tuttavia c'è molto altro: per esempio zuppe, torte dolci e salate, frutta e yogurt frozen, tanti frullati e centrifugati.

Il tutto si può consumare in tempi stretti, a dimostrazione del fatto che è pur sempre un fast food, ma volendo ci si può fermare un po' di più visto che gli spazi sono pensati anche per il relax di studenti, genitori e bambini.

Insomma tra piatti ricchi di verdure, carni bianche, ricette vegetariane, vegane e 100% bio, pare proprio che, anche in l'Italia, la nuova frontiera del fast food potrà essere una vera passeggiata di salute.

di Daniela Falsitta,
25 agosto 2016


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