C’è qualcosa di speciale nel paesaggio toscano, nel suo mix di arte, suggestioni e città in grado di regalare effetti wow a raffica. Tutto da scoprire in un Grand Tour (slow quanto basta, green quanto si vuole) oggi anche grazie a Tuscany Line di Trenitalia, il collegamento circolare giornaliero che vede nel treno il fil rouge per spostarsi facilmente da Firenze a Pisa, da Lucca a Pistoia e vivere esperienze di visita diverse da quelle canoniche, tra curiosità e golosità.
Firenze, curiosa...
Si parte da Firenze dove i curiosi possono scoprire tre luoghi fuori dai soliti circuiti: il Museo Ferragamo (in foto) che racconta con la sua collezione permanente la storia del brand. Si va poi al Museo Gucci, dove sono esposti i modelli storici della maison fiorentina (bauli, borse, valigie, accessori e abiti) e infine ecco il Corridoio Vasariano (che riaprirà dopo anni di restauro nel 2022), una sopraelevata ante litteram che, ai tempi dei Medici, passava attraverso ponti, torri e palazzi della città e collegava Palazzo Vecchio a Palazzo Pitti.
...e golosa
Il cuore della Firenze golosa batte un po’ ovunque tra i vicoli e le piazze medievali ma un concentrato di tutto quanto fa cucina in città si trova al primo piano del Mercato Centrale (ad una manciata di minuti dalla stazione di S.ta Maria Novella). Facile trovare il pane di San Lorenzo (farina semi integrale macinata a pietra e lievito madre nato dalla madre del Vin Santo), le classiche fiorentine, il panino col lampredotto (in foto) gli hamburger di Chianina.
Pisa oltre la torre, tra arte...
Pisa regala ai suoi visitatori curiosi alcune chicche meno note. Tra queste Tuttomondo, l’ultima e più grande opera di Keith Haring, realizzata pochi mesi prima della sua scomparsa. Nel giugno 1989, infatti, l'artista scelse una delle pareti esterne del Convento di Sant’Antonio per dipingere questo grande murale, portato a termine in una settimana, con l'aiuto di studenti e artigiani della città che contribuirono a colorare i personaggi. Il dipinto oversize, infatti, ritrae 30 figure, concatenate e incastrate tra loro, a simboleggiare la pace, la tolleranza e l’amore universale.
... e street food
La Pisa golosa, invece, propone la sua cecìna,un piatto della cucina povera preparata con pochissimi ingredienti (acqua, farina di ceci, sale e olio d’oliva) che poi vengono cotti ad altissima temperatura in un forno a legna fino a diventare una torta salata alta pochi millimetri: lo street food più amato dagli studenti della Normale (ma non solo…) che la gustano in uno dei tanti localini di piazza Vettovaglie, cuore della movida locale.
Lucca dall'alto...
Per avere una vista a 360° di Lucca e dei suoi dintorni, basta salire i 230 scalini della Torre Guinigi, parte di una maestosa costruzione voluta dai Guinigi, ricchi e potenti mercanti lucchesi del secolo XIV. Una volta arrivati in cima, si è accolti da un giardino pensile XS, dove sono stati impiantati grossi lecci. Dall’alto, poi, si scopre tutto lo sky line della città, le chiese, i giardini segreti all’interno dei palazzi, i terrazzi fioriti.
... e in pasticceria
Scesi con i piedi per terra, si cerca, tra i vecchi negozi della piazza San Michele (il vecchio Foro Romano) l’Antica Pasticceria Taddeucci, un’istituzione e un indirizzo prezioso per comprare i cantucci da intingere nel Vin Santo, o il buccellato, la tipica ciambella all’anice con uvette. Che entra nella composizione della golosa zuppa lucchese: una zuppa dolce, fatta proprio con il buccellato ammorbidito nel Vin Santo, con l'aggiunta di crema e fragole aromatizzate al vino.
Pistoia d'argento...
Nella Cappella del Giudizio della Cattedrale, si trova l’Altare Argenteo, (qui accanto) un monumentale capolavoro di oreficeria e, insieme, un bignami di due secoli di arte sacra perché alla sua realizzazione, durata dal '200 al '400, lavorarono cinque generazioni di orafi, argentieri, scultori, compreso un giovane Filippo Brunelleschi. Centinaia di piccole sculture in argento dorato e lavorato a sbalzo raccontano storie della Bibbia, raffigurano santi e dottori della chiesa, angeli e martiri.
...e di cioccolato
A Pistoia vivono e lavorano i più geniali cioccolatai di casa nostra: la strada del cioccolato parte dalla bottega di Valiani (in foto) ospitata in un oratorio del Trecento tra affreschi giotteschi e bifore gotiche. E poi continua con il confetto a riccio della Confetteria Corsini. Duro dal cuore morbido, gli ingredienti per dargli vita sono versati nella tipica bassina di rame e poi ricoperti da un velo di zucchero bianco che va formare le caratteristiche increspature. Una specie di dolce corazza che ripara il goloso interno. Che è, ça va sans dire, di cioccolato.
Come arrivare
Per raggiungere facilmente il centro delle quattro bellissime città toscane, i Treni Regionali di Tuscany Line mettono a disposizione dei Grand Tourists 62 collegamenti dal lunedì al venerdì e 65 nel weekend, con tempi di percorrenza sostenibili: da Firenze a Pisa, per esempio, si arriva in poco meno di un’ora, da Pisa a Lucca si impiega meno di mezz’ora, da Lucca a Pistoia una quarantina di minuti e da Pistoia a Firenze meno di un’ora.
dicembre 2021
Enrico Saravalle
foto di Emanuela De Santis, Salvatore-Ferragamo-CSR