Sul mercato esistono 2000 varietà di insalata. Oltre alle lattughe ci sono cicorie, indivie, radicchi… Scopriamone alcune
Belga
È un'indivia dalle foglie bianco/gialle ben serrate e dal gusto amaro. Può essere mangiata cruda o cotta alla piastra o alla griglia. Da provare con un condimento a base di olio, aceto di mele ed erba cipolllina.
Cicoria
Le tipologie più usate di questa varietà sono il cicorino, la spadona e la selvatica. Il cicorino si consuma crudo e, per il suo gusto leggermente amaricante, è particolarmente adatto da abbinare alle uova sode.
Indivia riccia
Prodotta in inverno, si caratterizza per foglie molto frastagliate, dal sapore amarognolo e da una certa rusticità. Spesso si usa in insalate mista, con varietà dal sapore più delicato.
Pan di zucchero
È un radicchio di colore bianco e verde chiaro; ha sapore amarognolo e consistenza croccante. Lo si trova quasi tutto l'anno grazie alle varie zone di produzione italiane.
Rucola
Molto ricca di vitamina C, ques'erba primaverile si gusta cruda o appena scottata su carpacci e insalate, straccetti di carne o di pesce. Si abbina ai formaggi grana ed erborinati. Ottima con una salsa di yogurt e aglio.
Scarola
Raccolta in inverno, può essere consumata cruda o cotta; ha consistenza croccante e un gusto piacevolmente amarognolo. Si può aromatizzare con una vinaigrette di limone, olio, pepe e noci spezzettate.
Songino
Conosciuto anche come valerianella, si consuma condito con limone o poco aceto. La nouvelle cuisine ne ha introdotto l'uso come guarnizione di antipasti con scampi o frutti di mare cotti al vapore.
Radicchi
Tipicamente invernali, queste cicorie hanno foglie verdi, rosse o striate; con 4 Igp sono l'eccellenza italiana. "Amari" e croccanti, si cucinano alla piastra, con la pancetta affumicata o nel risotto.
Manuela Soressi,
novembre 2023
