Nascono in Belgio, sono legate alla stagione fredda e alle festività, si degustano davanti al camino e si producono (e acquistano!) anche in Italia
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Per brindare alle Feste, ci sono bollicine dal carattere forte e caldo che contano appassionati in tutto il mondo: sono le birre di Natale. Una tradizione nordica, adottata dai birrifici artigianali e indipendenti con ricette originali. Caratterizzate da note suadenti di spezie e frutta, sono il perfetto accompagnamento di riunioni conviviali e scambi di auguri.
Cosa sono le birre di Natale
Abbiamo chiesto a Teo Musso, fondatore del Birrificio Agricolo Artigianale Baladin di Piozzo (nel cuneese), di raccontarci l’affascinante mondo delle birre di Natale: “Legate a un momento preciso dell’anno, hanno gradazione alcolica, note tostate e anche speziature al di sopra della media. Sono birre che si portano dietro sensazioni di calore, da bere davanti al caminetto”. Lo stile di riferimento per Baladin è quello belga, il più amato dagli intenditori e il più adatto a creare un prodotto con precise caratteristiche di gusto e corpo. Sono belghe, infatti, le Kerstbier, capostipiti del genere e prodotte anche nei vicini Paesi Bassi (nella foto in basso un’etichetta olandese), in Germania, in Gran Bretagna con il nome di Winter Warmer e negli States, dove sono chiamate Christmas Ale.
Si tratta di birre scure, intensamente aromatiche per l’utilizzo di spezie come zenzero, cannella, vaniglia, noce moscata e altri aromi tipici del periodo. Grazie alla loro formulazione, sono capaci di creare un’atmosfera accogliente. Ben lontane dall’idea di bevanda rinfrescante cui in genere si accosta la “birretta”, non si gustano fredde di frigo ma piuttosto a temperatura di cantina, intorno ai 12-15°. Si associano al tepore, alle atmosfere raccolte, all’intimità domestica, dove d’inverno è bello persino sperimentare una corroborante beer brulé. “La birra di Natale deve confortare”, spiega Musso. “Noi produciamo la nostra Nöel dalla fine degli anni Novanta, cambiando ricette ogni uno-due anni e cercando sempre il giusto equilibrio per un prodotto che non sbandi, ma riesca ogni volta a emozionare”. La versione di quest’anno, Orange&Cacao (con una gradazione di 8,5°), sposa le arance di Sicilia e Calabria alla fava di cacao Criollo, eliminando la parte grassa del cacao per mantenere solo i sentori di frutta secca.
Specialità da scovare in rete
L’interesse intorno alle birre di Natale o, più in generale, alle birreinvernali alimenta la passione degli intenditori che possono ormai acquistare online specialità altrimenti introvabili. Un sito sempre ricco di novità è Maltese che propone la belga Père Nöel De Ranke, consigliata con cioccolato, datteri e fichi secchi, e l’olandese Stille Nacht De Dolle (foto in basso), con aromi di pan di zenzero e frutta candita.
Il Birrificio del Ducato ha aggiunto al catalogo delle birre di sua produzione anche i brand del gruppo belga Duvel. Come Chouffe, che per la stagione fredda propone la N’Ice (foto in basso) al profumo di albicocche, pesche, arance mature e timo.
Quando si gustano
Avvolgenti e aromatiche, le birre di Natale si identificano da fine pasto - o “da divano”, come le definisce Musso - e si sposano bene a una pasticceria che ne richiami i tratti salienti. Come consiglia il “beer sommelier” di Baladin, si abbinano con il cioccolato fondente, le torte al cioccolato e pere, le capresi, i pandolci e, naturalmente, i panettoni. Non è un caso perciò che il birrificio piemontese le abbia sperimentate proprio nella produzione stagionale per eccellenza, i panettoni appunto, sia per mettere in macerazione l’uvetta sia all’interno dell’impasto. Fuori pasto, è ottimo e raffinato l’abbinamento con le ostriche. Mentre a conclusione di un menu, prima dei dessert, possono accompagnare con decisione i formaggi erborinati piccanti, le specialità casearie a lunga stagionatura e quelle dalle affinature particolari.
Birre in cucina
La birra, in particolare una scura ricca di sfumature come quella di Natale, sa entrare a buon diritto anche in cucina: stinchi, stufati come la celebre carbonade fiamminga, ma anche pastelle leggerissime, che ingentiliscono l’amaro e conservano una delicata speziatura.
Ricette alla birra scura da provare
Se l’idea vi intriga, potete provare le dolci frittelle di ananas, dessert insolito in cui l’intensitadlla birra contrasta molto bene con la dolcezza del frutto esotico e del miele usato come finitura.
Per un antipastino stuzzicante o un aperitivo festoso, le frittelle di cicoria si possono realizzare e/o arricchire anche con altre erbe dalle note amaricanti, come tarassaco o ruchetta, e persino con le alghe.
Francesca Romana Mezzadri Foto di apertura Freepik Dicembre 2023