Quasi troppo moderna per i suoi tempi, tra le prime donne medico, questa signora è passata alla storia anche per il contributo prestato alla cucina nazionale grazie alle sue ricette
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È la donna simbolo della cucina degli anni Venti-Quaranta del secolo scorso: Amalia Moretti Foggia sposata Della Rovere, in arte Petronilla. Medico pediatra e giornalista, la “la cuoca che non fu mai cuoca” – come amava definirsi lei – era nata nel 1872 a Mantova in una famiglia di farmacisti.
Il Dott. Amal Amalia Moretti (foto sopra) era una donna di grande energia, generosità d'animo, intelligenza, capacità organizzativa e una volontà incrollabile che conseguì ben due lauree prima del 1900: una in Scienze Naturali a Padova (1895) e una in Medicina e Chirurgia a Bologna (1898), seguita dalla specializzazione in pediatria a Firenze: tutto con borse di studio. All’inizio del 1900, Amalia si trasferisce a Milano dove esercita per 42 anni come pediatra presso il poliambulatorio di Porta Venezia: qui verrà a contatto quotidianamente con le donne delle classi lavoratrici popolari.
Nel 1929 Amalia Moretti Foggia, ora Della Rovere, viene chiamata a collaborare per La Domenica del Corriere (foto sopra), il popolare domenicale del Corriere della Sera, con una rubrica di medicina, «La parola del medico», con lo pseudonimo Dottor Amal (al tempo i lettori non avrebbero accettato consigli e cure da una donna) parla di medicina e malattie, rimedi casalinghi ed erbe medicinali - rende le conoscenze mediche accessibili a tutti, con un tono colloquiale eppure scientificamente corretto. Passione, competenza, ironia ed eccezionali intuizioni di comunicatrice definiscono i suoi scritti: i lettori la adorano, e il Corriere nel 1932 decide di affidarle anche una rubrica di cucina, «Tra i fornelli», sempre su La Domenica del Corriere.
Arriva Petronilla Il nuovo nom de plume, Petronilla, fu preso dalla protagonista di un famoso fumetto, “Arcibaldo e Petronilla”, pubblicato all’epoca sul Corriere dei Piccoli (foto sopra). Petronilla si presenta al nuovo pubblico come “cuoca sopraffina”, alleata indispensabile per lavoratrici e massaie, spose inesperte, madri e lavoratrici, cui insegna una cucina sana, corretta dal punto di vista nutrizionale ma veloce da preparare e soprattutto economica, visti i tempi, caratterizzati dalle ristrettezze causate dalla guerra. Per quasi un ventennio, Amalia Moretti come Petronilla alla seguitissima rubrica Tra i fornelli si affiancheranno anche rubriche sul Corriere dei Piccoli e su La Lettura, firmate, a seconda, “Una mamma” e una “Massaia scrupolosa”.
Il segreto delle sue ricette Il successo, sempre più ampio – si parla di quasi un milione di lettori abituali per le sue rubriche e altrettanti per i suoi libri – di Petronilla era legato a diverse ragioni, in primis il tono della scrittura: ogni ricetta è sempre preceduta da una “chiacchierata” con il lettore, quasi una conversazione tra amiche, dove Petronilla trasmette il suo sapereattraverso confidenze, preoccupazioni per i soldi che non bastavano mai, incoraggiamenti a risparmiare in tempi difficili, piccole astuzie gastronomiche, informazioni nutrizionali e tanto prezioso buonsenso, il tutto con un tono amicale che troviamo nei termini che utilizza e per cui ancora oggi è ricordata: “desinaretti”, “pietanzine”, “pignatella”, “pranzettini per maritini”, “piattone che fa un effettone” e che comparivano anche nei suoi libri perfino nei titoli (vedi foto sotto, ed. Sonzogno, 1944).
Le ricette di Petronilla erano ricche di consigli su come cucinarepiatti gustosi e sazianti, di recupero o con poco a disposizione, per combattere al meglio le privazioni, amplificate poi dalla guerra. A dimostrazione di come, anche senza ingredienti e materie prime eccezionali, si potesse dar vita a pranzi e cene deliziose. Alla sua firma si contano oggi 800 ricette – accomunate sostanzialmente da due concetti: la resa gustativa e la valorizzazione dei pochi ingredienti a disposizione -, 7 libri e la Collana Perline della Petronilla, edita da Sonzogno. Con le rubriche e i suoi libri, Amalia Moretti come Petronilla sarà sempre a fianco delle donne, specialmente durante gli anni del conflitto, dei razionamenti alla borsa nera (vedi Ricette di Petronilla per tempi eccezionali del 1941 e 200 suggerimenti per… questi tempi del 1943, foto sotto). Morirà a Milano nel 1947.
Una curiosità Il forno-pentola Versilia, inventato nel 1922 da Oreste Pardini e in produzione a partire dal Primo Dopoguerra, è chiamato anche Petronilla, in onore della scrittrice.