Carnoso, croccante e digeribile, è ottimo fresco di stagione oppure in deliziose conserve
Vera eccellenza gastronomica del Piemonte, è una delle quattro varietà tradizionali di peperone coltivate nei terreni sabbiosi di Carmagnola (Torino), oltre che in altri comuni della provincia di Torino e Cuneo che hanno aderito al consorzio che si è costituito per il riconoscimento Igp.
Tutelato dal Consorzio (il logo è un ortaggio rosso stilizzato), il peperone di Carmagnola si trova da fine giugno a fine novembre. Diverse le forme delle 4 tipologie autoctone, rosse o gialle: il quadrato, a 3 o 4 punte; il lungo o corno di bue, conico molto allungato; la trottola, simile a un cuore; il tumaticot, tondeggiante e schiacciato ai poli come un pomodoro.
Lo storico "quadrato" può essere di colore rosso acceso o giallo intenso, ma le sue caratteristiche più distintive sono le grosse dimensioni (750-800 g) e la forma, appunto, quasi cubica. La polpa è spessa, dolce e croccante, adatta a essere gustata cruda in pinzimonio, oppure arrosto con la tipica bagna cauda, oltre che in tutte le ricette a base di peperoni. Viene coltivato con metodi naturali, senza ricorrere a concimi chimici, su circa 100 ettari complessivi, tra serre e colture all'aperto, e raccolto a mano per tutta l'estate fino a ottobre inoltrato. Recentemente, alle 4 varietà autoctone di peperone di Carmagnola (quadrato, corno, trottola, tomaticot) si è affiancato anche il quadrato allungato, una variante di dimensioni e prezzo più contenuti. Carmagnola dedica al suo peperone una fiera (quest'anno, da venerdì 1 a domenica 10 settembre 2023).
a cura della redazione
settembre 2023