Seguici su Facebook Seguici su Instagram

Pasta e fagioli: freschi, secchi o in scatola?

News ed EventiConsigli praticiPasta e fagioli: freschi, secchi o in scatola?

Come si usano tre tipologie diverse di legumi nella preparazione per un grande piatto della tradizione popolare e contadina, comfort food che si cucina in tutta Italia con ricette diverse ma sempre gustose

Condividi

Comfort food della tradizione gastronomica italiana, la pasta e fagioli si cucina da nord a sud, dal Veneto alla Campania, in Toscana come in Lazio. Di base, come suggerisce il nome, è una ricetta di grande semplicità e anche di grande valore nutrizionale: abbinando le proteine dei legumi e quelle della pasta, si ottiene infatti un piatto “povero” ma equilibrato. Non è un caso, insomma, che sia da sempre una dei capisaldi della cucina popolare. Di regione in regione, cambiano le varietà di legumi, il tipo di pasta e gli arricchimenti.

pasta e fagioli alla veneta

Fagioli e altri ingredienti
Se a Padova o a Verona si prepara con fagioli di Lamon (sulle Dolomiti bellunesi) o i borlotti e le cotenne di maiale, che a Roma si chiamano cotiche e aggiungono robustezza al piatto, a Napoli si scelgono cannellini e cozze, per portare il sapore del mare in questo piatto di estrazione contadina. Quale che sia la ricetta, nella cucina casalinga pasta e fagioli può essere fatta a partire da tre tipologie di legumi: quelli freschi, che si comprano al mercato nella bella stagione, fino al principio dell’autunno; i secchi, che si possono tenere in dispensa tutto l’anno; quelli in scatola, “scorciatoia” pratica che rende la preparazione molto più facile, adatta alla tavola di tutti i giorni. Ogni tipologia porta con sé una tecnica. Vediamole insieme.

Pasta e fagioli con fagioli freschi

Con i fagioli freschi
Acquistati ancora nel loro baccello, i fagioli freschi (i più comuni sono i borlotti) portano con sé un gusto ancora lievemente “erbaceo”, tipico appunto dei vegetali appena raccolti. Una volta sgranati, devono essere prelessati. Riuniteli in una casseruola con abbondante acqua fredda e gli aromi preferiti: i più usati sono alloro, salvia, rosmarino e aglio, ma non ci stanno male un pezzetto di cipolla, una carotina a tocchi, una costa di sedano. Erbe e odori insaporiranno il brodo di cottura, da salare solo verso la fine (per evitare che le bucce si spacchino), che verrà poi usato per la zuppa vera e propria. In alternativa, potete cuocerli direttamente in un soffritto, coprendo con l’acqua prevista dalla ricetta. Si calcolano circa 25-30 minuti di cottura dal bollore: per pasta e fagioli, devono essere piuttosto teneri ed è bene assaggiarli per verificare la consistenza. Le stesse indicazioni valgono anche per i surgelati, ma per i tempi attenetevi a quanto indicato sulla confezione perché - come tutti i vegetali sottozero - sono sottoposti a precottura prima della surgelazione. Per 4 persone, occorre circa 1 kg di fagioli freschi nel baccello (circa 500 g sgranati o surgelati).

pasta e fagioli con fagioli secchi

Con i fagioli secchi
I legumi secchi si trovano tutto l’anno e si conservano a lungo: due grandi comodità. Di contro, occorre organizzarsi per tempo perché, naturalmente, necessitano di un ammollo di circa 8 ore, ma anche tutta una notte, specie se sono un po’ datati: infatti, hanno una scadenza lunga, se non lunghissima, ma più passa il tempo più si seccano e più lunghi saranno l’ammollo e la cottura. La tecnica è la medesima indicata per i borlotti freschi: si parte da acqua fredda, aromatizzata a piacere, e si calcola circa un’ora dal bollore. Badate che il tempo è indicativo e dipende dalla varietà (i borlotti sono un po’ più lunghi dei cannellini) e, come detto, dalla “età” dei legumi.

Pasta e fagioli in pentola a pressione

La pentola a pressione riduce di circa la metà i tempi, calcolati dal sibilo della valvola. Anche in questo caso, prima di partire con la preparazione della minestra si possono insaporire i fagioli nel soffritto. Per 4 persone, sono sufficienti circa 200 g di fagioli secchi, che diventano 500-600 g dopo ammollo e cottura.

pasta e fagioli con fagioli in scatola

Con i fagioli in scatola
È la scelta più adatta alla cucina di tutti i giorni perché basta aprire la lattina senza perdere tempo a sgranare, ammollare e prelessare. Di contro, il risultato rischia di essere un po’ “piatto” mancando delle verdure odorose e delle erbe utilizzate nella cottura dei fagioli freschi e secchi. A questo si può ovviare usando, per preparare la minestra, un buon brodo vegetale o, perché no, di pollo leggero. Oltre a partire, come detto, da un classico battuto di sedano, carota , cipolla ed erbe aromatiche. Di fagioli in scatola occorrono 5-600 g (peso sgocciolato, circa 2 barattoli “standard”) per 4 persone.

pasta e fagioli al passaverdura

Sempre cremosa
Pasta è fagioli non è una minestra brodosa, ma densa. La consistenza giusta si ottiene passando i legumi al passaverdure (che tratterrà eventuali bucce spesse) o con il frullatore a immersione. I fagioli in scatola, in genere molto teneri, sono i più facili da passare. In questa fase devono essere allungati con il brodo vegetale o di pollo leggero di cui abbiamo parlato, mentre quelli freschi e quelli secchi si diluiranno con il loro liquido di cottura. Per un risultato equilibrato, la parte passata deve corrispondere a circa 2/3 della quantità totale di fagioli. Quelli lasciati interi, uniti insieme alla pasta, daranno alla minestra il giusto “morso”. Se alla texture vellutata ne preferite una grossolana, potete usare uno schiacciapatate a mano direttamente nella casseruola, spappolando parte dei fagioli fino a ottenere la cremosità desiderata. A proposito, anche una patata lessa, schiacciata e unita alla minestra, è utile per ispessirla. Soprattutto per chi ama la versione in cui il cucchiaio, immerso con il manico verso l’alto, resta “in piedi”.

Francesca Romana Mezzadri
Settembre 2022

Abbina il tuo piatto a