Dorati fuori e morbidi dentro, basta poco per trasformarli in piatti sfiziosi e originali da preparare in pochissimi minuti
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Sono formaggelle di forma circolare e piccola pezzatura (180-200 g), di origine piemontese, territorio dove si contano una decina di varianti tipiche, a base di latte di vacca, di capra/pecora o misto, nella versione fresca (2-3 giorni di maturazione) o stagionata (fino a 1 mese). La versione commercialmente più diffusa di questi formaggi "monoporzione" viene prodotta con latte vaccino, con la sola aggiunta di caglio e fermenti lattici. Caratterizzati da pasta molle e una sottile crosta edibile (cioé, che non occorre eliminare) leggermente muffettata, sono perfetti da gustare caldi, alla piastra o in padella, perché la crosta non si scioglie, mentre la parte interna fonde e diventa cremosa e filante. In Piemonte tradizionalmente vengono serviti come antipasto, conditi con la tipica salsa verde (prezzemolo, aglio, acciuga, tuorlo sodo e aceto) o "elettrici" (peperoncino rosso, passata di pomodoro, aceto e olio). Estremamente versatili, sono adatti a preparazioni "in crosta", con pasta sfoglia o fette di zucchina. Sono ottimi anche avvolti in fette di speck, bacon o pancetta e passati in padella o sulla piastra, così risultano croccanti fuori con un cuore morbido.
Tomini farciti Tritate 1 mazzetto di rucola pulita con le foglie di 1 ciuffo di basilico e 1 spicchio d'aglio spellato. Fate tostare 40 g di granella di mandorle in un padellino, senza condimento, e aggiungetela al trito. Salate e pepate. Dividete a metà 4 tomini, spolverizzate le basi con i 2/3 del mix, richiudeteli e avvolgete ciascuno in 1 o 2 fettine di bacon. Cuocete i tomini sulla piastra ben calda per 2-3' per parte, girandoli con una paletta. Serviteli subito, cosparsi con il trito rimasto.