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Papaia, il frutto esotico è anche Made in Sicily

News ed EventiBenesserePapaia, il frutto esotico è anche Made in Sicily

Viene da lontano, ma si trova anche al mercato sotto casa e ora si coltiva anche in Italia

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Originaria della Malesia, oggi è coltivata anche in Africa, America e Italia. Ha polpa dolce e succosa, con un sapore tra la pesca e l’albicocca.
Fa parte della grande famiglia dei frutti tropicali. Se acquistata già matura (cioè morbida al tatto), va tenuta in frigo. Altrimenti si lascia maturare a temperatura ambiente avvolta in carta da cucina.

Made in Sicily
Come altri frutti tropicali (avocado, banane, mango), la coltivazione della papaya in Sicilia si sta diffondendo grazie alle favorevoli caratteristiche climatiche dell'isola. Da aprile fino a novembre la produzione isolana ha il suo culmine e raggiunge i principali mercati nazionali: Roma, Milano e Verona che, oltre a distribuire il frutto nelle regioni di riferimento, sono polo per l'esportazione verso Francia e Germania. Ovviamente, la concorrenza dei grandi paesi produttori (Brasile e Centroamerica, dove la papaya è disponibile tutto l'anno e rifornisce l'Europa) è imbattibile, ma la "filiera corta" siciliana è comunque di grande interesse per i consumatori italiani che, secondo una recente indagine di Coldiretti, preferiscono frutti nazionali (l'indicazione d'origine sull'etichetta è obbligatoria per legge). Le varietà di papaya sono tantissime, ma quella più gradita in Europa e coltivata in Sicilia è la Formosa: simile a una grossa pera (da 500 g a oltre 1 kg), quando è ben matura ha buccia gialla e polpa arancione, simile a quella del melone, del quale ricorda il gusto.

Ipocalorica e ricca di virtù salutari
Ha un alto contenuto di vitamina A e C (migliora le difese immunitarie) ed è ricca di importanti sali minerali: potassio, magnesio e calcio. Contiene un enzima, la papaina, che facilita la digestione delle proteine.

Come gustarla e trattarla
Si serve in macedonia, con prosciutto crudo o del buon Porto, come base per aperitivi, bavaresi o gelatine. Ottima in torte soffici, con piatti di maiale o pollo o, a carpaccio (fettine sottili), con succo di lime. Per prepararla, apritela a metà e togliete i semi neri, aiutandovi con un cucchiaino. Quindi sbucciatela con un coltellino e tagliate la polpa.

a cura della redazione
maggio 2023

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